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 2015  ottobre 13 Martedì calendario

Bocciata dall’Europa la legge di stabilità spagnola. I conti incoraggianti del Jobs Act

Roma. La Legge di Stabilità, con la manovra di bilancio del 2015, entra in dirittura d’arrivo. Ieri in Consiglio dei ministri c’è stato un primo dibattito collegiale nell’esecutivo in vista dell’approvazione del progetto di legge, prevista per giovedì prossimo, e della sua trasmissione a Bruxelles. La manovra avrà una portata complessiva di 26-28 miliardi di euro. Nel menu ci saranno l’eliminazione dell’aumento Iva previsto nel 2016 (16 miliardi) e delle tasse sulla prima casa (vale 5 miliardi), il piano straordinario per il Sud, ed altri interventi di cui deve essere ancora definita la dimensione, a cominciare dalla decontribuzione per le nuove assunzioni.
La misura introdotta quest’anno ha funzionato più che bene. Secondo i dati diffusi ieri dall’Inps, nei primi otto mesi dell’anno i nuovi contratti a tempo indeterminato che hanno goduto dello sgravio contributivo sono stati quasi 800 mila. Le nuove assunzioni in pianta stabile sono state un milione 164 mila, quasi 300 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2014. A questi si sommano 331 mila trasformazioni a tempo indeterminato di precedenti contratti a termine o contratti di apprendistato (43 mila in più rispetto al 2014). Considerate le cessazioni nei primi otto mesi i rapporti di lavoro a tempo indeterminato sono stati 319 mila in più rispetto al 2014. Tra le nuove assunzioni in pianta stabile, inoltre, la quota relativa ai giovani fino a 29 anni registra una crescita decisamente superiore alla media (44-45% contro il 34,6%).
Ieri, intanto, la Commissione Ue ha bocciato senza riserve la legge di bilancio presentata dalla Spagna, che rischia di non rispettare gli accordi sulla riduzione del deficit per il 2015 ed il 2016, chiedendone la modifica. Il progetto italiano, stando alle indiscrezioni, non creerebbe preoccupazioni eccessive a Bruxelles. Il commissario agli Affari Monetari Pierre Moscovici e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si sono visti ben quattro volte nelle ultime settimane, e i contatti sono tuttora aperti. Tra le misure che dovrebbero entrare nella legge di bilancio ci sono anche il pacchetto imprese, con il possibile anticipo degli sgravi Ires al 2016, il bonus di ricerca per i migliori professori universitari, la possibile detassazione dei premi di produttività, il piano contro la povertà. La revisione della spesa dovrebbe portare tra i 6 e i 7 miliardi, di cui uno o due sulla Sanità. Ncd, intanto, ha chiesto al governo di alzare a 3 mila euro il limite per l’uso dei contanti.