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 2015  ottobre 06 Martedì calendario

La seducente affabulazione del cardinal Ravasi: tra citazioni di Borges e del Vangelo, è cominciata su Canale 5 la 32esima stagione di «Le frontiere dello Spirito»

«Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita. Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te. Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro. Però quando serve starò vicino a te… Non posso cancellare la tua sofferenza. Però posso condividerla ed eventualmente piangere anche con te. Non posso gran cosa però sono tutto quello che posso essere».
Inizia così, con la citazione di una famosa poesia di Jorges Luis Borges, la 32esima stagione di «Le frontiere dello Spirito», il programma di cultura e attualità religiosa di Canale 5, curato e condotto dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura in Vaticano (domenica, 8.50). Con tutti gli impegni che lo attendono, il card. Ravasi riesce ancora a trovare il tempo per una sua creatura molto amata, che gli permette di avere un contatto esteso con i fedeli e di verificare ogni volta il rapporto fra evangelizzazione e media.
Approfittando delle pagine del Vangelo che la Liturgia offre (Marco, cap. 10), Ravasi ha parlato del Sinodo dei Vescovi che ieri si è aperto a Roma, della famiglia («Non sunt duo, sed una caro», come sintetizza mirabilmente la Vulgata), della sensualità, del chiasso indiavolato dei bambini che sembrerebbero, nel racconto evangelico, disturbare la parola del Cristo, e invece sono il suggello della fiducia che i più piccoli devo ispirare («Sinite parvulos venire ad me» è il motto delle scuole calasanziane). Prima o poi un discorso sulla fascinazione degli interventi tv di Ravasi andrà pur fatto.
Il cardinale ha un rapporto tutto particolare con la parola: nella sua bocca non suona, ma risuona. Da grande biblista sa che ogni testo contiene dei fili che lo tengono assieme, che stabiliscono collegamenti fra le varie parti e con altri testi.
La seduzione consiste proprio nel padroneggiare questa testura, nell’apparente casualità delle vorticose citazioni.