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 2015  settembre 04 Venerdì calendario

È morto Dean Jones, l’uomo perbene della Disney: fece da “spalla” innumerevoli volte a gatti, cani, cavalli e soprattutto a un’automobile: era lui che sedeva al volante di Herbie, il maggiolino tutto matto. Prima ancora però, sotto contratto con la casa di Mickey Mouse, Jones si era lasciato rubare la scena dallo straordinario felino siamese di F.B.I. Operazione gatto, in Quattro bassotti per un danese era Mark, alle prese con l’assortimento canino del titolo e nel 1996 fu il professor Mortimer, che mandava Christian De Sica e Massimo Boldi A spasso nel tempo nell’omonima commedia di Carlo Vanzina

Nella sua sublime perfidia, Oscar Wilde avrebbe potuto dire di lui: «Ha uno di quei volti che, quando l’hai visto una volta, non te lo ricordi mai più». Certo, nel cinema americano degli anni Sessanta era dura farsi notare quando ciò significava competere con facce come quelle di Paul Newman, Jimmy Dean o Steve McQueen. Così, all’inizio, Dean Jones (da tempo malato di Parkinson, è morto martedì a Los Angeles all’età di 84 anni) dovette accontentarsi di piccole parti in film con Gregory Peck (La donna del destino) o Elvis Presley (Il delinquente del rock’n’roll). In quegli anni gli andò meglio a Broadway, dove recitò in cinque spettacoli tra cui Sotto l’albero yum yum, che ebbe anche una versione per lo schermo dove Jones compariva accanto a Jack Lemmon.
La fortuna però doveva arrivare con papà Disney, quello dei film live-action per ragazzini: una lunga serie in cui il simpatico attore dalla faccia gradevole, ma un po’ qualsiasi, fece da “spalla” innumerevoli volte a gatti, cani, cavalli e soprattutto a un’automobile: il maggiolino Volkswagen del franchise iniziato nel 1968 e amato dai bambini di tutto il mondo. Prima ancora però, sotto contratto con la casa di Mickey Mouse, Jones si era lasciato rubare la scena dallo straordinario felino siamese di F.B.I. Operazione gatto, dove era l’agente federale Zeke Kelso. In Quattro bassotti per un danese era stato Mark, alle prese con l’assortimento canino del titolo. E non c’è bisogno di troppa memoria, o fantasia, per raffigurarsi il tono di pellicole come Un papero da un milione di dollari o Il fantasma del pirata Barbanera,
che lo accompagnarono anche nel corso degli anni Settanta. Ma soprattutto, il nome di Jones rimane associato a Herbie, l’auto dotata di volontà propria al cui volante sedette, nel ruolo del pilota Jim Douglas, in Un maggiolino tutto matto e Herbie al rally di Montecarlo, con relative propaggini televisive: una serie nel 1982 e il tv-movie
Il ritorno del maggiolino tutto matto del 1997.
Non di solo Disney, però, è fatta la quarantennale carriera dell’attore, che partecipò a quarantasei film sostenendo anche parti drammatiche, significative pur se non da protagonista, in war-movie come Inferno sul fondo o Sacro e profano (accanto alla coppia Frank Sinatra-Gina Lollobrigida), drammi medici, commedie sentimentali. In base a un elementare principio di fisiognomica in voga a Hollywood, interpretò perlopiù characters di uomini onesti e perbene: allenatori di atletica al college, padri di famiglia, inventori un tantino bizzarri. Fino alle ultime apparizioni non si sottrasse mai al cinema per ragazzi, né a condividere lo schermo con gli animali: anche se, nel primo episodio di Beethoven, si prese un inaspettato ruolo da cattivo, il veterinario Herman Varnick che attenta all’incolumità del dolce San Bernardo protagonista. Nella filmografia dell’attore si conta anche una trasferta italiana: nel 1996 fu il professor Mortimer, che mandava Christian De Sica e Massimo Boldi A spasso nel tempo nell’omonima commedia di Carlo Vanzina.