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 2015  settembre 02 Mercoledì calendario

Bono è il musicista più ricco della Terra. Grazie anche ai 40 milioni di euro che gli ha portato Facebook. Il cantante degli U2 è socio e co-fondatore di Elevation Partners, fondo che ha investito circa 210 milioni di dollari (190 milioni di euro) in azioni di Facebook che oggi valgono circa 1,5 miliardi di dollari (1,35 in euro). Venerdì a Torino debutta l’«Innocence+Experience Tour». Ovviamente è già sold out

Se sei un rocker non puoi fare a meno di Facebook. Il social network è indispensabile per farsi conoscere, per far arrivare la propria musica al maggior numero possibile di persone. Per guadagnare. No, quello non ancora. O almeno non ancora per tutti.
Bono, il leader degli U2, ha guadagnato milioni con la creatura di Mark Zuckerberg. Non direttamente, ma attraverso Elevation Partners, il fondo di provate equity di cui è socio e co-fondatore. Fra il 2009 e il 2010 Elevation ha investito circa 210 milioni di dollari (190 milioni di euro) in azioni di Facebook che oggi valgono circa 1,5 miliardi di dollari (1,35 in euro).
Percentuali da anni ruggenti della Borsa. Qualcuno ha addirittura sparato che Bono abbia guadagnato più da questa operazione sui titoli di Facebook in questi pochi anni che dai 35 anni di carriera con gli U2.
A fare i conti in tasca al rocker e a ristabilire la misura ci ha pensato però il sito della rivista economica Fortune. Il fatto che Bono non sia l’unico proprietario del fondo ma che abbia altri soci e che solo una quota dei profitti finisca ai fondatori ridurrebbe la quota del profitto della star a «solo» 43 milioni dollari (38 in euro).
Non sono noccioline, ma non abbastanza da farne il musicista più ricco del pianeta. Quanto a patrimonio Paul McCartney supera tutti con una ricchezza, stimata dal Sunday Times la scorsa primavera, di 1 miliardo di euro. E se si guardassero invece gli incassi degli ultimi 12 mesi vincerebbe Katy Perry con 135 milioni di dollari (120 in euro) messi in banca grazie a un tour di 124 concerti in 27 Paesi. Anche gli U2 sono on the road. E qui veniamo alla professione numero 1 di Bono.
Venerdì a Torino (replica sabato, entrambi sold out) debutta la parte europea dell’«Innocence+Experience Tour». La band è già in Italia da qualche giorno per le prove al PalaOlimpico e ieri pomeriggio Bono, che alloggia in una villa a Pinerolo, ha incontrato i fan: autografi, saluti, quattro chiacchiere, ma nessun selfie.
Rocker, finanziere e attivista. La campagna per la cancellazione del debito dei Paesi meno sviluppati, i suoi incontri con i leader mondiali, il sostegno alle cause umanitarie e altri impegni sono il suo terzo ruolo pubblico. In questa veste il governo irlandese lo ha invitato a Expo domenica. Sarà protagonista di un dibattito a tre con Matteo Renzi e Ertharin Cousin, la donna che guida il World Food Program delle Nazioni Unite.
Qualcuno sussurra che potrebbe anche esserci un fuori programma con un collega musicale italiano. L’indiziato numero 1 è Jovanotti con cui era andato a incontrare D’Alema nel 2000 per sostenere la causa della cancellazione del debito. Attesa una pioggia di «like» su Facebook.