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 2015  settembre 01 Martedì calendario

«Che ci sia stia strutturando è vero. Ed è necessario: a ogni elezione cresciamo, siamo sempre più persone e abbiamo la necessità di fare rete, perché se un consigliere comunale del Movimento resta solo è come non averlo. Dal punto di vista dell’elettività però credo che dare voce ai cittadini sia sempre il modo migliore». Parla Danilo Toninelli, colui che con Rousseau, la nuova piattaforma, dovrà occuparsi di tutte le proposte di legge che arriveranno dal basso

Non è più un tabù la parola “struttura” per i 5 stelle. Non evoca più “i soliti partiti”, non fa la paura che incuteva ancora due anni fa. «Che ci si stia strutturando, anche quando partirà Rousseau, è vero», dice il deputato Danilo Toninelli, colui che con la nuova piattaforma dovrà occuparsi di tutte le proposte di legge che arriveranno dal basso.
E quindi, cambierete anche i meccanismi di selezione? Grillo ha detto «nel 2013 abbiamo imbarcato chiunque».
«Detta così è un po’ astratta come dichiarazione, potrebbe essere riferita a chi è andato via perché non voleva rispettare le regole».
Ma è vera? Avete fatto degli errori, bisognava selezionare di più?
«Qualche opportunista lo abbiamo imbarcato di certo. Qualcuno che voleva tenersi i soldi e non restituire parte dello stipendio come facciamo tutti. Altri che volevano solo farsi vedere. Ma io resto convinto che più è ampia la platea di chi decide, più annacqui i rischi».
Quindi non deve cambiar nulla?
«Ma no. Che ci sia stia strutturando è vero. Ed è necessario: a ogni elezione cresciamo, siamo sempre più persone e abbiamo la necessità di fare rete, perché se un consigliere comunale del Movimento resta solo è come non averlo. Dal punto di vista dell’elettività però credo che dare voce ai cittadini sia sempre il modo migliore».
Intende agli iscritti al blog?
«È meglio lasciare a tutti gli attivisti la facoltà di scelta. Più è aperta, meno errori fai. Nel tempo, tutti gli altri metodi – quelli usati dai vecchi partiti – si sono rivelati fallimentari».
A Bologna Max Bugani ha già annunciato che presenterà la sua lista e che altre candidature saranno concorrenti. Un metodo molto diverso da quello delle precedenti “comunarie”.
«Una cosa è il livello amministrativo un altro quello parlamentare. Sono due ambiti completamente diversi. Per il Movimento viene prima il metodo, se cambia quello cambia il volto dei 5 stelle».
Qualcuno di voi in passato ha anche chiesto che le liste vengano aperte ai non iscritti, a esponenti della società civile. Che ne pensa?
«Abbiamo due anni alle spalle e oggi più che mai posso garantire che tutte le nostre decisioni non pioveranno dall’alto o dal nulla. Saranno comunque dibattute al nostro interno».