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 2015  agosto 11 Martedì calendario

Fiamma Nirenstein è la nuova ambasciatrice d’Israele in Italia. La giornalista e scrittrice, già deputato del Pdl, è stata designata da Netanyahu: «Rafforzerà l’intesa tra i due Paesi». Lei è pronta a rinunciare alla cittadinanza italiana. No comment del rabbino capo di Roma

Fiamma Nirenstein designata nuovo ambasciatore d’Israele in Italia. A dare la notizia è stato lo stesso primo ministro Benyamin Netanyahu: «Sono convinto – ha detto – che Nirenstein avrà successo nel rendere più profonde le relazioni tra Israele e Italia, un Paese nostro stretto amico».
Fiamma Nirenstein – che ha ricevuto la proposta direttamente da Netanyahu una settimana fa – si dice pronta a rinunciare alla cittadinanza italiana. Quella della scrittrice e giornalista 70enne – direttore tra il 1993 e il 1994 dell’istituto italiano di Cultura a Tel Aviv, parlamentare Pdl nella scorsa legislatura fino alla vicepresidenza della commissione Esteri, inserita nel giugno 2011 dal Jerusalem Post nella lista dei 50 ebrei più influenti al mondo – è però soltanto una designazione per quella che sarebbe la prima volta di una donna italiana come ambasciatrice d’Israele: nonostante Wikipedia ieri sera la indicasse già come ambasciatrice israeliana in Italia, per la ratifica della nomina occorre un parere positivo del comitato interno dell’esecutivo e poi del governo. Considerando che Netanyahu alla Knesset, il parlamento di Gerusalemme, ha un solo voto di maggioranza, il percorso presenta delle complessità.
Le reazioni a Roma non si sono fatte attendere: il rabbino capo della Capitale Riccardo Di Segni e il presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello non commentano la designazione. Fabio Perugia, portavoce della stessa comunità, dice: «Ci attendiamo che Nirenstein venga a riferire al nostro Consiglio dov’è stata eletta due mesi fa». Alle elezioni di giugno la lista di cui era capolista, “Per Israele” aveva ottenuto il 22,95% dei voti, arrivando seconda dietro a “Israele siamo noi” guidata proprio da Ruth Dureghello che era arrivata al 44,08. Nella giunta formata dalla prima donna presidente della comunità romana la Nirenstein non aveva voluto alcun incarico. Secondo Haaretz, il principale quotidiano israeliano, il suo mandato potrebbe avere inizio nel 2016: a Roma sostituirebbe Naor Gilon, l’ambasciatore in carica dal 2011 che, tra i vari impegni, sta anche preparando la visita in Italia il 2 e il 3 settembre di Reuven Rivlin, il Capo dello Stato d’Israele. Nella seconda giornata della visita, Rivlin visiterà anche il Tempio maggiore di Roma. Ad accompagnarlo ci sarà ancora Gilon.