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 2015  agosto 11 Martedì calendario

I nuovi emigranti del calcio. Darmian al Manchester Utd, Diamanti passa al Watford, El Shaarawy se ne va al Principato di Monaco, Immobile al Siviglia, Aquilani finisce allo Sporting Lisbona e Stefano Okaka si è sfilato la maglia della Sampdoria per indossare i colori dei belgi dell’Anderlecht. Lontani i tempi in cui l’Italia era l’eldorado del pallone

Le frecce tricolori hanno spiccato il volo verso l’estero. Ormai le rotte nazionali sono solo un ricordo, perché da questa estate l’Italia ha cominciato ad esportare calciatori di talento in tutta l’Europa. Non è ancora chiaro quale (e dove) sia il confine tra la miopia dei nostri club e l’appetito dei giocatori per i soldi internazionali: di certo la tendenza è lì, luminosa, ben oltre la frontiera, a brillare sui campi di calcio altrui. Così, mentre Graziano Pellè continua a deliziare il pubblico del Southampton al ritmo di gol, bisogna annotare che altri tre ambasciatori del pallone italiano hanno attraversato il canale della Manica nelle ultime settimane. In attesa dello srotolarsi della stagione, per adesso il centro del palcoscenico se lo è guadagnato Matteo Darmian, che ha lasciato il Torino per approdare al Manchester Utd di Louis van Gaal. I Red Devils lo hanno pagato 18 milioni, che non sono pochi, ma Matteo ha restituito subito la fiducia al suo nuovo club, offrendo un’ottima prova al debutto in Premier League. «Mi è piaciuto molto», ha spiegato van Gaal. Sabato contro il Tottenham, del resto, ha giocato da titolare talmente bene che ha ricevuto l’ovazione dell’Old Trafford al momento della sostituzione, è stato votato come migliore in campo e ha pure ritirato all’uscita i complimenti dello United via twitter. «Una grande emozione!», ha esultato lui.
OLTRE I SOGNI
Felice Darmian, contentissimo Angelo Ogbonna, il nuovo difensore del West Ham. Ad entusiasmare l’ex bianconero è stato in particolare il derby vinto domenica contro l’Arsenal all’Emirates Stadium. «Esordio trionfale in Premier in uno stadio cult: quando la realtà supera i sogni! Che atmosfera, che emozioni, che West Ham!», ha cinguettato Angelo. E, a leggere i commenti della stampa e dei supporter, Ogbonna ha convinto nel profondo. Anche se i maligni gli ricorderebbero che era solo la prima partita... Ancora in tema inglese, è pronto per atterrare a Londra pure il giramondo Alessandro Diamanti, divenuto famoso a Roma per aver dichiarato che «Totti diventerebbe una bandiera se giocasse gratis». Rientrato dal prestito alla Fiorentina e stufo dell’avventura cinese al Guangzhou Evergrande, Alino, diminutivo di Alessandrino, ha già la penna in mano e nelle prossime ore siglerà un contratto con il Watford di Sanchez Flores.
GLI EX ROMANISTI
Ma non basta. Perché a salutare l’Italia sono state anche due giovani punte come Stephan El Shaarawy e Ciro Immobile. Vedendo a Milanello lo spazio in attacco ridursi maledettamente, l’ex rossonero Stephan ha pensato bene di lasciare Carlos Bacca e Luiz Adriano al proprio destino, e di accasarsi quindi al Monaco: troverà Andrea Raggi, beato nel Principato addirittura dal 2012. Quanto a Immobile, l’andare dell’esperienza nel Borussia Dortmund non lo ha mai coinvolto, e di sicuro continuare a versare sudore nel nulla sarebbe servito a collezionare altre figuracce. Inevitabile, dunque, che Ciro abbia colto l’occasione per trasferirsi al Siviglia: stasera, fra l’altro, potrà sollevare la supercoppa europea contro il Barcellona (ore 20.45, Canale 5). Per la Spagna si è imbarcato, lo scorso 25 luglio, anche Francesco Bardi, l’ex portiere dell’Under 21: tesserato dell’Inter dal 2011, dopo i prestiti al Livorno, al Novara e al Chievo, ora si è legato all’Espanyol. Sempre in prestito, ovvio. Leggendo la mappa dei viaggi degli italiani all’estero, spiccano i sentieri percorsi da Alberto Aquilani e da Stefano Okaka, due ragazzi nati e cresciuti nel vivaio della Roma. Incredibilmente rifiutato da mezza serie A, Alberto è appena arrivato allo Sporting Lisbona perfino a parametro zero, siglando un triennale da due milioni di euro netti l’anno. Viceversa Stefano si è sfilato la maglia della Sampdoria per indossare i colori dei belgi dell’Anderlecht. Lontani i tempi in cui l’Italia era l’eldorado del pallone.