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 2015  luglio 29 Mercoledì calendario

Il Biscione batte cassa a Murdoch. Mediaset chiede i soldi a Sky per ritrasmettere i canali normalmente visibili in chiaro su digitale terrestre dato che il 62% dello share è delle reti gratuite, la metà di chi accende il decoder lo fa su un canale free. «Nelle prossime settimane formalizzeremo la richiesta per giungere a un accordo commerciale»

«Nel trasmettere i nostri canali c’è un valore che deve essere riconosciuto». A Mediaset il fatto che Sky trasmetta all’interno del suo bouquet satellitare i principali canali generalisti del Biscione senza pagare alcunché non sta più bene. E ora passano all’azione: «Nelle prossime settimane formalizzeremo la richiesta a Sky per giungere a un accordo commerciale», annuncia Gina Nieri, consigliere di amministrazione di Mediaset nel corso di un workshop dedicato alla protezione dei contenuti tv. Il Biscione batte cassa a Murdoch e la Borsa applaude: +4,10% per il titolo.
In gergo si chiama «retransmission fee», ed è una commissione che in alcuni Paesi viene riconosciuta ad operatori a pagamento che ritrasmettono canali normalmente visibili in chiaro su digitale terrestre. Negli Stati Uniti è stata introdotta nel 1992 ed entro il 2019 contribuirà per il 25% ai ricavi dei broadcaster. In Germania ProsiebenSat «quest’anno stima di ricevere tra 105 e 110 milioni di euro», dice il direttore marketing strategico di Mediaset, Federico Di Chio. Secondo lui «è questo l’ordine di grandezza che una pay deve pagare per l’accesso all’offerta free» nel complesso. In Europa, secondo i dati di Analysis Mason, il «pedaggio» pesa per l’1-2% degli introiti dei broadcaster: il Biscione potrebbe ambire ad incassare tra i 35 e i 70 milioni. Da Mediaset fanno notare che tra le famiglie clienti Sky il 62% dello share è delle reti gratuite, la metà di chi accende il decoder lo fa su un canale «free». A Mediaset ritengono che sia il momento giusto, soprattutto dopo la delibera Agcom sui rapporti tra Rai e Sky, nonostante in serata l’authority precisi che tale delibera non riguardi le reti commerciali. Difficile che gli uomini di Zappia si siedano a un tavolo (come invece stanno facendo Telecom e Vodafone): da tempo da Sky sostengono che non si tratti di una ritrasmissione, visto che è la stessa Mediaset a irradiare i suoi canali in chiaro sul satellite. «Se si rifiuteranno, vedremo cosa fare», dice Nieri. Che avverte: «Agiremo contro tutti quelli che usano i nostri canali e offerte al di fuori di un accordo e al conseguente pagamento». Per ora è per lo più un avvertimento per i signori del Web: tra le tante cause, a settembre è attesa la sentenza sulla lite con YouTube, cui Mediaset ha chiesto 500 milioni. Ma Sky è avvisata.