il Fatto Quotidiano, 29 luglio 2015
Duemiladuecento migranti si sono infiltrati nell’Eurotunnel nella notte tra lunedì e martedì scorsi a Calais, in Francia, tentando di aggrapparsi ai vagoni in marcia verso l’Inghilterra. Una quindicina i feriti. È l’episodio più massiccio all’interno di un’escalation in cui risultano 18mila fermati nel primo semestre dell’anno, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2014
2200 migranti si sono infiltrati nell’Eurotunnel nella notte tra lunedì e martedì scorsi a Calais, in Francia, tentando di aggrapparsi ai vagoni in marcia verso l’Inghilterra. Una quindicina i feriti. È l’episodio più massiccio all’interno di un’escalation in cui risultano 18mila fermati nel primo semestre dell’anno, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2014. Nei giorni scorsi il gruppo Eurotunnel aveva chiesto ai governi di Londra e Parigi un risarcimento di quasi 10 milioni di euro per le proprie spese sulla sicurezza. E il caso diventa politico, con qualche deputato britannico che accusa Francia e Italia di non occuparsi preventivamente dei richiedenti asilo. Dal Foreign Office anche un’allerta ai viaggiatori in transito sulla Manica, motivato tra l’altro da una protesta degli agricoltori francesi sfociata lunedì in disordini che hanno indotto perfino al dirottamento di alcuni traghetti su altri porti. Sulle ragioni della protesta il presidente Hollande aveva espresso solidarietà.