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 2015  luglio 29 Mercoledì calendario

Italcementi tedesca/1 L’operazione prevede che Heidelberg acquisti dalla famiglia Pesenti il 45% della società a un prezzo di 10,6 euro per azione, che incorpora un premio del 70,6% del prezzo medio ponderato di Borsa degli ultimi tre mesi. Poi lancerà l’Opa sul restante del capitale per un esborso totale di 3,6 miliardi. In questo modo il gruppo tedesco si accollerà anche 2,3 miliardi di debiti finanziari e un miliardo di quote di minoranza per un valore aziendale complessivo dell’operazione pari a 7 miliardi

La famiglia Pesenti vende Italcementi ai tedeschi di Heidelbergcement. Con un accordo annunciato ieri sera a Borse chiuse i cda delle due società quotate hanno dato il via libera alla creazione del secondo gruppo mondiale nel settore dei materiali da costruzione dopo Holcin-Lafarge (fuse da poco). L’operazione italo-tedesca prevede che Heidelberg acquisti da Italmobiliare il 45% di Italcementi a un prezzo di 10,6 euro per azione, che incorpora un premio del 70,6% del prezzo medio ponderato di Borsa degli ultimi tre mesi (ieri la quotazione del titolo Italcementi è salita del 6,59% contro un mercato in rialzo del 2,27%). Poi lancerà l’Opa sul restante del capitale per un esborso totale di 3,6 miliardi. In questo modo il gruppo tedesco si accollerà anche 2,3 miliardi di debiti finanziari e un miliardo di quote di minoranza per un valore aziendale complessivo dell’operazione pari a 7 miliardi.
Il benefico per la famiglia Pesenti sarà in gran parte in contanti e in misura minore in azioni. Italmobiliare incasserà infatti tra 900 milioni e 1,1 miliardi in cash mentre tramite un aumento di capitale riservato diventerà il secondo azionista del nuovo gruppo cementiero con una quota compresa tra il 4 e il 5,3% (per un controvalore tra 560 e 760 milioni) dopo Ludwig Merckle che detiene il 25,34%. La quota in mano alla famiglia italiana darà diritto di nominare un proprio rappresentante nel Consiglio di Sorveglianza del nuovo gruppo.
L’operazione è molto attraente sotto il profilo finanziario, poiché Italcementi viene valutata circa 11 volte il Mol (margine operativo lordo) contro un multiplo compreso tra 6,5 e 8,5 delle altre operazioni di settore.
Ma ha anche una valenza industriale importante in quanto, grazie alla complementarietà geografica, permetterà di espandere il portafoglio mercati migliorando la diversificazione fra paesi emergenti e paesi maturi. La capacità produttiva di cemento, con la fusione, sale a circa 200 milioni di tonnellate, le vendite di aggregati a 275 milioni di tonnellate e le vendite di calcestruzzo a 49 milioni di metri cubi.
Detto ciò non si può nascondere che si tratta di un altro gruppo industriale italiano che cede il passo agli stranieri, in particolare ai tedeschi.
Italmobiliare, la holding della famiglia Pesenti, proseguirà nella sua vocazione di holding di partecipazioni industriali acquistando tra l’altro da Italcementi le attività nel settore delle energie rinnovabili (Italgen) e nell’eprocurement (Bravo-Soution).
Alla chiusura dell’operazione con Heidelberg, dunque, Italmobiliare sarà una holding molto liquida, con 670-870 milioni di liquidità in cassa da investire e una poltrona prestigiosa ma ininfluente nel board di Heidelbergcement.