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 2015  luglio 07 Martedì calendario

Se paghi con la carta il piccolo negozio ci rimette. I pos sono 1 milione e 584mila ma spesso bar, cartolerie e alimentari non permettono saldare col bancomat conti inferiori a 10 euro mentre altri, più furbetti, dicono che il dispositivo è guasto ma la verità è che la spesa per canoni e commissioni è davvero esagerata. Si parla di una cifra che va da 1.000 e i 1.500 euro all’anno

Per gli importi fino a 10 euro non si accettano bancomat. Pagamenti solo in contanti. Avvisi come questo si moltiplicano in bar, cartolerie e piccoli negozi. E molti altri, usando la furbizia, dicono che il Pos è guasto. Niente da fare, la moneta elettronica in Italia non attecchisce malgrado appelli e iniziative (non ultima il no cash day ). Eppure, in base agli ultimi dati di Banca d’Italia, nel nostro Paese sono attivi 1 milione e 584 mila Pos, contro 1 milione 654 mila del Regno Unito, 1 milione 344 mila della Francia e 744 mila della Germania. Ciò pone l’Italia tra i Paesi dell’Unione con un maggior numero di installazioni per la moneta elettronica.
I vantaggi dell’utilizzo di bancomat e carta di credito sono noti: pagamenti tracciabili, lotta a evasione e riciclaggio, maggiore sicurezza. E allora cosa non quadra? Perché in Francia o Danimarca, con una diffusione meno capillare di pos, si può usare il bancomat anche per comprare un quotidiano? Il nodo sta nei costi, dicono alla Confcommercio. Ciò, in particolare, per le transazioni di importo ridotto, per le imprese con scarso potere contrattuale verso le proprie banche e per quelle attività economiche che lavorano con bassi margini commerciali. In tal senso è illuminante la ricerca fatta sul comparto del commercio del dettaglio alimentare: quasi il 40% delle imprese non è in grado di sostenere una spesa che, nella maggior parte dei casi, tra costi di installazione, canoni e commissioni, è compresa tra i 1.000 e i 1.500 euro all’anno. E le cifre non si discostano di molto negli altri settori.
Un canone che, in tempi di crisi, viene percepito come una tassa a favore delle banche. La modernizzazione del sistema dei pagamenti può avvenire solo in presenza di vantaggi equamente ripartiti tra gli attori economici coinvolti: aumento del numero delle transazioni effettuate per banche e circuiti, facilità di utilizzo per i consumatori ma anche convenienza per il piccolo commercio. Altrimenti dovremo adeguarci al cartello «Solo contanti» per chissà quanto tempo.