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 2015  luglio 06 Lunedì calendario

È morto Giuseppe Bortolussi, il segretario della Cgia di Mestre, l’uomo che si è battuto per includere le partite Iva nel disegno complessivo dello sviluppo italiano. È grazie a lui, infatti, se oggi sappiamo qualcosa di più dell’evoluzione delle nostre società e del ruolo crescente del lavoro autonomo

Giuseppe Bortolussi ieri ci ha lasciato e con lui se ne va una figura di primo piano della rappresentanza e della cultura d’impresa. Il segretario della Cgia di Mestre è morto a Padova dopo una lunga malattia che non gli aveva impedito però di continuare a scrivere per il Corriere del Veneto. Aveva 67 anni, era nato a Gruaro (Venezia) e guidava l’organizzazione mestrina dal 1980. Aveva tentato anche la carriera politica candidandosi con il centrosinistra a guidare il Veneto nel 2010 ma era stato battuto da Luca Zaia. Il curriculum però non rende del tutto onore a ciò che ha rappresentato Bortolussi in Italia in questi anni. È grazie a lui, infatti, se oggi sappiamo qualcosa di più dell’evoluzione delle nostre società e del ruolo crescente del lavoro autonomo. La Cgia di Mestre è stato uno dei soggetti che si è battuto per includere le partite Iva nel disegno complessivo dello sviluppo italiano. La battaglia contro l’alta pressione fiscale – vero leit motiv dell’azione di Bortolussi – faceva parte di questa visione, non era solo tutela sindacale degli artigiani ma una pre-condizione per sviluppare il capitalismo popolare e metterlo in grado di produrre ricchezza e lavoro. «In una nazione che eroga buoni servizi – sosteneva – l’ultimo scaglione Irpef non dovrebbe superare il 35-38 per cento». La passione per i numeri raccontava che gli fosse nata facendo pratica a Dolo presso l’avvocato Ennio Antonucci, «penalista di origine napoletane ma svizzero di testa» e soprattutto imbattibile nella documentazione. Da qui l’esperienza, sicuramente fuori dall’ordinario, di strutturare la Cgia di Mestre come un contro-Istat capace di elaborare statistiche controversiali e soprattutto di dettare tempi e temi ai media. In 20 anni Bortolussi calcolava di essere stato protagonista di 1.340 notizie dell’Ansa.