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 2015  luglio 03 Venerdì calendario

Il bimbo di undici mesi, figlio di genitori vegani, ricoverato per malnutrizione. Ha carenza di Vitamine. Accade a Pisa. Papà e mamma sono indagati per maltrattamenti in famiglia. Così il regime alimentare che esclude il consumo di alimenti di origine animale torna a far discutere

Un bambino di appena undici mesi con una carenza nutrizionale così grave da rischiare la vita. E due genitori, entrambi seguaci della dieta vegana, indagati per maltrattamenti in famiglia.
Il regime alimentare che esclude il consumo di alimenti di origine animale torna a far discutere in Toscana, dove risiede la famiglia del piccolo paziente. Ora il bambino è affidato alle cure degli specialisti di malattie metaboliche dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e, dopo alcuni giorni di trattamento, sembra aver superato la fase più critica.
Ma quando, sei giorni fa, i genitori lo hanno portato all’ospedale di Pisa, i medici hanno temuto il peggio e hanno deciso che il trasferimento immediato nel centro di eccellenza fiorentino fosse indispensabile. Le analisi del sangue hanno infatti rivelato che l’organismo del bimbo – che non era sottopeso – era comunque fortemente debilitato dalla mancanza di alcune importanti sostanze nutritive.
Parte l’inchiesta
Insieme all’ambulanza per Firenze, però, è partita una segnalazione in Procura. Il padre e la madre sono finiti sul registro degli indagati con un’ipotesi di reato pesante. Si tratta di un atto dovuto, spiegano gli inquirenti, anche per consentire alla coppia di nominare propri consulenti se si ritenesse necessario svolgere accertamenti irripetibili. La Procura, intanto, ha già disposto una consulenza per capire se la carenza nutrizionale rilevata dalle analisi dell’ospedale possa essere collegata alla dieta scelta dai genitori: non è infatti ancora possibile escludere del tutto che i problemi del bimbo siano determinati da altre cause.
Le indagini, comunque, non saranno soltanto tecniche: gli investigatori dovranno anche ricostruire il contesto familiare del minore, ascoltando i parenti. Si tratta anche di capire se il piccolo sia mai stato seguito da un pediatra e se il medico curante abbia notato eventuali anomalie nei comportamenti della coppia. In ospedale, la madre avrebbe spiegato di aver allattato il figlio al seno, ma non è ancora chiaro se lo svezzamento – che di solito avviene intorno al sesto mese – fosse già stato fatto e se il piccolo avesse cominciato a mangiare le pappine adatte alla sua età.
Una famiglia normale
I genitori, poco più che trentenni, vivono in un paese di alcune migliaia di abitanti in provincia di Pisa, a pochi chilometri da Pontedera. Una famiglia normalissima: una casa di proprietà, un unico figlio, una cerchia di amici. E la decisione, condivisa, di non consumare né carne, né uova, né latticini per rispetto verso gli animali. Un regime alimentare di gran moda, ma oggetto di aspre controversie: secondo gli esperti, la probabilità di deficit di alcuni nutrienti è maggiore se si eliminano i prodotti di origine animale dall’alimentazione di un organismo in via di sviluppo, come è appunto quello dei bambini.
Nel mare di polemiche scaturite dal caso, l’associazione «Progetto vivere vegan onlus» fa sentire la propria voce: «I bambini, figli di vegani e non, necessitano di nutrienti fondamentali per lo sviluppo. Pur non entrando nel caso specifico, se i genitori non hanno prestato attenzione al regime alimentare del proprio figlio, non è perché sono vegani, ma semplicemente perché sono stati forse colpevolmente superficiali».