Corriere della Sera , 3 luglio 2015
I primi fenicotteri rosa italiani nascono vicino a una raffineria. È successo in Sicilia, a Priolo, e la loro presenza indica un buono stato dell’ambiente. Merito della Lipu
La notizia della schiusa di uova di fenicottero alla riserva naturale Saline di Priolo viaggia sul web fra la sorpresa che accada lì, in un’area industriale, e le votazioni del popolo di Facebook per dare un nome al primo fenicottero nato in Sicilia. I bellissimi uccelli rosso fiammanti colorano sempre più i siti costieri della penisola. È specie migratrice, ma in molte aree del Paese è ormai semi stanziale. La loro presenza indica un buono stato dell’ambiente e, parlando di Priolo, va dato ogni merito al lavoro della Lipu che gestisce la riserva. Una bella soddisfazione che quel sito sia il primo sull’isola ad ospitare la nidificazione di fenicotteri. Si organizzano anche visite alla colonia e merita andare. Sono gregari, i fenicotteri, e se ne stanno a gruppi in acque basse intenti in un sincrono ondeggiare del capo sott’acqua per filtrare col becco gli organismi sospesi e, nel contempo, flettere elegantemente le lunghe zampe per battere il fondale e smuoverne sedimento. Come ballerini di flamenco. Del resto, in spagnolo, si chiamano flamingos.