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 2015  luglio 01 Mercoledì calendario

Porto Rico, la piccola Grecia americana. Il mai accettato 51esimo “stato” dell’Unione, ha fatto sapere di non essere più grado di onorare debiti che hanno ormai superato i 72 miliardi di dollari

È la Grecia americana. Porto Rico ha minacciato di dichiarare il proprio default: il governatore del territorio in regime di Commonwealth, il mai accettato 51esimo “stato” dell’Unione, ha fatto sapere di non essere più grado di onorare debiti che hanno ormai superato i 72 miliardi di dollari. Questo debito, ha detto Alejandro Garcia Padilla, semplicemente «non è ripagabile». Il governatore ha chiesto aiuto, ai creditori e a Washington. Ma è arrivato un secco no. «Nessuno sta contemplando un salvataggio federale di Porto Rico», dice la Casa Bianca. Il fardello del debito è diventato insostenibile perché, se è la metà di quello di un altro stato fortemente indebitato, la California, Porto Rico ha solo un decimo della popolazione. Vale a dire che ognuno dei suoi 3,7 milioni di residenti ha una cambiale da 20.000 dollari sulla testa, un record assoluto tra gli stati americani. E Porto Rico essendo un territorio, e non una città, non ha neppure a disposizione lo strumento dell’amministrazione controllata per una riorganizzazione del debito. Né, essendo legato al dollaro, può svalutare per rendere l’economia più competitiva e risollevarsi dal baratro. Insomma una piccola Grecia nel cortile di casa degli americani.