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 2015  luglio 01 Mercoledì calendario

Con il Ruby ter, per Berlusconi potrebbe esserci un altro processo. L’accusa? Aver corrotto inutilmente – mentre era premier – 23 testimoni con una decina di milioni, per dire il falso sulle serate del bunga bunga. Per fare qualche esempio, si va dagli 88 mila euro alla romena Ioanna Amarghioale ai 147 mila di Iris Berardi, che ottiene l’uso di un appartamento a Milano e contratti di lavoro. C’è Alessandra Sorcinelli che riceve 237 mila euro più la promessa di una villa da 800 mila e l’uso di una Bmw. Bruti Liberati, procuratore capo: «È questo il prezzo della corruzione»

Anche se avessero detto la verità, probabilmente Silvio Berlusconi sarebbe stato assolto lo stesso nel processo Ruby, ma con la chiusura dell’inchiesta Ruby ter l’ex Cavaliere vede materializzarsi il paradosso del rischio di un nuovo processo (e condanna pesante) con l’accusa di aver corrotto inutilmente mentre era premier 23 testimoni con una decina di milioni, in parte promessi e dati alla marocchina ospite nelle serate del bunga bunga.
L’inchiesta Ruby ter è nata dai processi Ruby e Ruby bis i cui giudici accusarono una quarantina di testi di falsa testimonianza per aver dichiarato che non accadeva nulla di sconveniente nella villa di Arcore, mentre per l’accusa si svolgevano balletti erotici ai quali partecipava anche l’allora 17enne Karima El Mahrough. Berlusconi veniva accusato di aver pagato 23 testimoni affinché dicessero il falso, ma su argomenti che non avevano a che fare con la sua assoluzione definitiva arrivata perché non c’erano prove che sapesse che Ruby era minorenne quando ebbe rapporti con lei. Allora perché avrebbe pagato? Per condizionare comunque a suo favore l’andamento del processo, che altrimenti avrebbe potuto prendere un’altra piega, dicono gli investigatori, mentre lui ha sempre sostenuto di essere stato generoso, con alcune ospiti anche prima che scoppiasse il caso, elargendo denaro fino ad oggi perché sono state «rovinate» dall’inchiesta. Per fare qualche esempio, si va dagli 88 mila euro alla romena Ioanna Amarghioale ai 147 mila di Iris Berardi, che ottiene l’uso di un appartamento a Milano e contratti di lavoro. C’è Alessandra Sorcinelli che riceve 237 mila euro più la promessa di una villa da 800 mila e l’uso di una Bmw. «È questo il prezzo della corruzione», dichiara il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. Dalle indagini dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, coordinati dall’aggiunto Piero Forno, emergono incessanti passaggi di denaro in contanti o per bonifici, ai quali si aggiungono l’uso di case e auto in regalo.
Viene anche fuori lo spaccato di un gruppo di donne che pretendono denaro e che fino a qualche settimana fa assillano Berlusconi. Analizzando i loro telefonini e pc, gli investigatori hanno scoperto che alcune si filmavano mentre chiedevano soldi. La stessa Ruby, che ad Arcore è andata fino a febbraio, si è ripresa di nascosto in un incontro con l’ex premier. Per il suo silenzio «ha accettato la promessa corruttiva di soldi» spiega il pm Siciliano, tra cui ci sono i 4,5 milioni che lei stessa aveva annotato in un appunto trovato nelle prime indagini del 2011. Due milioni sarebbero stati investiti in appartamenti e in un ristorante in Messico attraverso il suo ex compagno, Luca Risso, accusato di riciclaggio. Mentre stanno seguendo le tracce di altri denari a Dubai, i pm sono certi che la marocchina ha ricevuto da Berlusconi 320 mila euro per trasferirsi in Messico (e non testimoniare a dicembre 2012), ai quali si aggiungono 360 mila passati per l’avvocato Luca Giuliante (accusato di corruzione in atti giudiziari) e 80 mila a gennaio 2014.
Falsa testimonianza anche per la senatrice Mariarosaria Rossi, il presidente di Medusa Carlo Rossella e il cantante Mariano Apicella. Va verso l’archiviazione la posizione dei legali-parlamentari Niccolò Ghedini e Piero Longo. «Ennesimo processo politico, con teoremi ed accuse inventate per colpire il presidente di Forza Italia», commentano i capigruppo di FI Renato Brunetta e Paolo Romani.