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 2015  giugno 30 Martedì calendario

Arrestato a Palermo il medico personale di Rosario Crocetta: ha fatto pagare allo Stato ritocchi estetici. Così il primario Matteo Tutino è finito ai domiciliari con l’accusa di truffa, falso e peculato. Per il governatore della Sicilia era pronto un intervento di lifting addominale che sarebbe dovuto passare come intervento per curare l’obesità. Poi saltò tutto

L’ospedale Villa Sofia era diventato la clinica privata del medico personale del governatore Rosario Crocetta. Da due anni, il dottore Matteo Tutino era il potente primario di Chirurgia plastica e faceva interventi estetici mascherandoli da operazioni necessarie e urgenti. Tutto a carico del sistema sanitario nazionale, per la gioia dei suoi facoltosi pazienti. Professioniste, commercianti, funzionari pubblici in cerca soprattutto di ritocchi al naso e al seno. Una vera e propria truffa, scoperta dai carabinieri del Nas. E Tutino è finito agli arresti domiciliari, anche per falso, peculato e abuso d’ufficio. Uno dei medici del reparto ha denunciato che persino Crocetta sarebbe dovuto entrare nella sala operatoria di Villa Sofia, due anni fa. «Tutto era pronto per un intervento di lifting addominale, da fare una domenica – ha raccontato il dottor Antonio Iacono – si sarebbe dovuta inserire in cartella la diagnosi di obesità allo scopo di fare apparire l’intervento come funzionale. Ma poi la cosa saltò, dopo la mia segnalazione ai vertici dell’ospedale». E anche su questa operazione chirurgica mai fatta sono scattate le indagini. Ma alla fine a Crocetta non viene contestato nulla. Lui però respinge anche il sospetto: «Nessun intervento di chirurgia estetica. Ma una cosa necessaria che poi ho fatto in una clinica privata». Naturalmente, con Tutino in sala operatoria. E Crocetta fa capire che quella volta sarebbe stato un «regalo» del suo medico personale. «Io non ho pagato nulla. Dove sta il reato?». Il gip Giovanni Francolini descrive invece Tutino come un «soggetto con una spiccata capacità a delinquere». Il procuratore aggiunto Leonardo Agueci ribadisce: «Aveva trasformato l’ospedale nel suo studio privato». Una microspia in reparto ha confermato. Tutino faceva soprattutto interventi di chirurgia estetica: «Ti faccio il corpo molto bello – diceva – col bodyjet ti definisco il gluteo, te lo faccio brasiliano». Alcuni medici avevano denunciato quella strana pratica degli interventi di chirurgia estetica in ospedale. E anche la nomina di Tutino a primario era stata oggetto di un ricorso. Ma Crocetta l’ha sempre difeso, anzi non ha disdegnato in questi anni di farsi testimonial, persino in conferenza stampa, di alcuni difficili operazioni eseguite da Tutino. «Matteo? È sotto tiro solo perché è un mio amico», aveva detto qualche tempo fa. Adesso, però, l’indagine sul chirurgo plastico rischia di diventare un boomerang per Crocetta. E potrebbe fargli perdere il suo assessore-simbolo: Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso dalla mafia, che non ha mai nascosto i suoi dubbi su Tutino. Ieri, il procuratore Franco Lo Voi ha dato atto alla Borsellino di aver «contribuito in modo importante alle indagini». E lei piazza un elegante affondo nei confronti di chi ha difeso il medico del governatore: «Mi stupisce che il primario, già indagato da mesi, sia rimasto al suo posto sino a oggi». La Borsellino aggiunge: «Le ragioni che mi hanno portato ad accettare l’esperienza amministrativa con Crocetta non le vedo più». Un’altra grana per il presidente della “rivoluzione”, da tempo in rotta con i vertici del Pd siciliano. Esulta invece Francesco Mazzola, il medico che per primo denunciò Tutino: «Per me è finito l’inferno – dice – troppi soprusi ho subito».