il Fatto Quotidiano, 29 maggio 2015
Politici e parlamentari, i 40 indagati dalla procura di Roma nell’inchiesta sugli accessi con dichiarazioni false nel carcere romano di Rebibbia. Dopo il caso della sottosegretaria Vicari entrata a Rebibbia per omaggiare Cuffaro con assistenti falsi, ecco gli altri nomi: dall’ex ministro Romano a "Betulla"
Non solo il sottosegretario Simona Vicari e non solo Totò Cuffaro. L’inchiesta della Procura d Roma sugli accessi con dichiarazioni false da parte dei parlamentari nel carcere romano di Rebibbia, a quello che risulta al Fatto Quotidiano, coinvolge più di quaranta indagati, molti dei quali parlamentari.
Ieri abbiamo raccontato che il sottosegretario allo Sviluppo è stata interrogata e che sono indagati anche l’ex senatore siciliano forzista Pino Firrarello, gli attuali senatori Giuseppe Ruvolo, del gruppo autonomista di Gal, e Cinzia Bonfrisco, ex berlusconiana ora passata con Raffaele Fitto. E poi Salvo Fleres, ex deputato azzurro e Pippo Gianni, ex Udc, poi ex Forza Italia, deputato fino al 2013, ora deputato al parlamentino siciliano.
La pm della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma Barbara Zuin contesta a tutti i quaranta indagati l’articolo 479 del codice penale, cioé la “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” che prevede una pena massima molto alta fino a 10 anni.
I parlamentari hanno diritto grazie all’articolo 67 dell’ordinamento penitenziario di entrare senza autorizzazione nelle carceri. E possono portare un collaboratore che li aiuti nell’esercizio delle funzioni. Peccato che i politici dichiarano spesso alle porte di Rebibbia e degli altri penitenziari che la persona al loro fianco è un collaboratore mentre magari è un amico o un parente del detenuto. Questo è accaduto con Salvatore Cuffaro e con altri. L’inchiesta è partita da Palermo ed è stata trasferita alla Procura di Roma per ragioni di competenza e si è ampliata anche ad altri detenuti, anche meno celebri di Cuffaro, visitati con il trucchetto da un accompagnatore senza autorizzazione.
Sono diverse le visite contestate all’attuale senatore Giuseppe Ruvolo a Cuffaro tra 2011 e 2012. È indagato anche l’ex sottosegretario all’Agricoltura ed ex deputato del Pdl e poi di Fli e infine del Gruppo misto,Antonio Buonfiglio. A lui il pm Zuin contesta la visita del 14 giugno 2011 a Rebbibbia effettuata conSebastiano Sanzarello, 63 anni, ex europarlamentare fino al 2009, siciliano ed ex democristiano. “Io sono nel direttivo di ‘Nessuno tocchi Caino’ – spiega Buonfiglio – per questo sono entrato anche a Rebibbia e qualche volta sono andato a trovare Cuffaro. Non ricordo questa specifica visita del 2011 con Sanzarello. Ne ricordo altre però con due membri del direttivo dell’associazione come Elisabetta Zamparutti e Sergio D’Elia”.
Anche l’ex vicedirettore di Libero e poi parlamentare fino al 2013 con il Pdl, Renato Farina, già condannato in appello per una visita a Lele Mora nel 2012, è indagato per una visita del 2012 a Salvatore Cuffaro insieme a Francesco Di Chiara, 54 anni, già dirigente generale dell’EAS, l’Ente Acquedotti Siciliani, fedele di Cuffaro. “Io ho dichiarato che Di Chiara era un mio collaboratore – spiega Farina al Fatto – perché in quel periodo mi stava aiutando nella preparazione di un libro di Cuffaro che poi è stato pubblicato. Io vado a trovare tutti non solo Mora e Cuffaro e a giugno la Corte di Appello rivedrà la mia condanna in secondo grado perché la Cassazione ha detto che il reato è quello più lieve”, cioé il falso previsto per il privato e non per il pubblico ufficiale.
Tra gli indagati troviamo in ordine sparso l’ex parlamentare europeo di Forza Italia nativo di Favara,Salvatore Iacolino, 52 anni. Salvatore Cascio, deputato regionale dell’Assemblea Siciliana. Poi l’ex presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana dell’Udc, Antonino Dina. Poi c’è l’ex consigliere delegato della Riscossione Sicilia Spa, Fausto Desideri. Indagato anche il deputato Francesco Saverio Romano. Per tutti è bene precisare però che l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto che prelude alle verifiche. Quindi, all’esito delle indagini che sono in corso per verificare se l’accompagnatore era un collaboratore reale o falso, il pm potrebbe anche archiviare. Indagato anche Giuseppe Scalia, già assessore al lavoro di Cuffaro nel 2006 e coordinatore della Sicilia di Alleanza Nazionale e poi parlamentare fino al 2013, transitato nel 2011 con Gianfranco Fini in FLI, non rieletto.
Tra gli indagati c’è anche Calogero Sparma, 39 anni, dirigente regionale del turismo in Sicilia e assessore all’agricoltura della giunta Lombardo fino al 2011 poi arrestato nel 2013 per altre vicende in un’inchiesta della Procura di Palermo sulla gestione dei grandi eventi.
È indagato anche un senatore in carica: Franco Cardiello, 67 anni, avvocato campano eletto con il Pdl e ora in Forza Italia. Nella lista ci sono anche Attilio Tripodi, dirigente del ministero dell’agricoltura e Giuseppe Di Carlo 65 anni, ex direttore generale dell’Asl di Agrigento, fedele di Cuffaro. Infine si segnala l’ex presidente di Confindustria Trapani, Davide Durante, 53 anni e l’avvocato dello Stato Filippo Maria Bucalo, 67 anni.