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 2015  aprile 28 Martedì calendario

Se Bee vuole il Milan, Vivendi vuole Mediaset e nessuno smentisce. Sembra che Berlusconi abbia messo in vendita il suo impero. Intanto l’ex Cav. scompare anche dal simbolo di Forza Italia...

Il patto del Nazareno è morto, Forza Italia non si sente per nulla bene, è sparito il nome Berlusconi dal simbolo del partito e per la galassia societaria che fa capo al Cavaliere – dal calcio alle tv – sembrano partite le vendite di fine stagione.
Gli ultimi rumors, circolati ieri, riguardano l’ammiraglia Mediaset che è stata protagonista di un improvviso rally a Piazza Affari dove è stata anche sospesa per eccesso di rialzo e ha poi chiuso con un +8,23% a 4,6 euro e un boom di scambi. A mettere il turbo al titolo è stato un articolo apparso su L’Expansion, quotidiano francese, riguardo al possibile interesse della francese Vivendi. Il gruppo presieduto da Vincent Bolloré ha 10 miliardi di cassa ed è pronto per effettuare acquisizioni importanti in Europa. Lo stesso Bollorè aveva già preannunciato che il prossimo12 maggio, alla prima riunione utile del consiglio di sorveglianza, avrebbe presentato una lista dei possibili obiettivi dello shopping dove impiegare la grande liquidità del gruppo. “Non si può comprare a qualsiasi prezzo”, aveva sottolineato il finanziere bretone che sta comunque preparando la campagna d’Italia. Non più tardi di qualche giorno fa, Vivendi aveva detto infatti di essere interessata anche a una partnership strategica con Telecom Italia, nel cui capitale francesi entreranno fra maggio e giugno con l’8,3% delle quote. Per domani è prevista l’assemblea degli azionisti Mediaset ed è assai probabile che la questione finisca sotto i riflettori di Cologno Monzese.
Nel fine settimana erano tornati anche i rumors che vedono Sky interessata alla pay-tv Premium e Al Jazeera di nuovo in contatto per un’alleanza nella tv a pagamento. Silvio Berlusconi quindi venderà? A febbraio, quando ha collocato il 7,8%, la holding di famiglia Fininvest ha sottolineato che “mantenendo una partecipazione pari a circa il 33,4% del capitale sociale, potrà continuare ad assicurare a Mediaset la stabilità di un azionariato di riferimento”. L’Expansion sostiene però che Berlusconi preferirebbe concentrarsi sull’editoria e dunque su Mondadori. Il gruppo di Segrate guidato dalla figlia Marina sta per muovere l’affondo su Rcs Libri ed è determinata a presentare un’offerta entro il 29 maggio.
Le indiscrezioni su Mediaset arrivano proprio mentre la Fininvest sta portando avanti le trattative per la cessione di un altro pezzo dell’impero dell’ex premier: il Milan. Il broker thailandese Bee Taechaubol, atterrato domenica a Malpensa, ha scelto la suite di un hotel di lusso con vista sulle guglie del Duomo di Milano, come base del suo soggiorno, finalizzato a far decollare la trattativa a Arcore per l’acquisto di quote del club rossonero. L’intenzione di Mister Bee sarebbe quella di acquistare fin da subito la maggioranza del club, ma la questione non è così semplice. Berlusconi, infatti, sta trattando anche con un’altra cordata, composta da imprenditori cinesi e rappresentata dall’uomo d’affari di Hong Kong, Richard Lee.
È anche per questo che Taechaubol è tornato in Italia prima che poteva, in modo da poter tamponare un eventuale rilancio cinese. Se Silvio cederà alla sua corte, e se Bee dimostrerà di avere davvero il portafoglio gonfio di liquidità come va dicendo da settimane, la Fininvest potrebbe portarsi a casa più di un miliardo di euro.
Intanto il Milan si è consolato dal decimo posto in classifica con il primo sì della Fondazione Fiera Milano alla costruzione del nuovo stadio da 48 mila posti nel quartiere del Portello, voluto dall’altra figlia dell’ex Cavaliere, Barbara Berlusconi. L’eventuale via libera definitivo farebbe crescere il valore della proprietà e dunque potrebbe aiutare ad alzare il prezzo nel “derby” fra gli investitori asiatici.
Mentre pensa se e come vendere i simboli dell’impero (senza però toccare quello editoriale guidato dall’erede Marina), il quasi ottantenne Berlusconi sembra essersi anche stufato della politica.
Basta guardare come si sta muovendo Forza Italia in vista delle prossime Regionali, fa notare Paolo Biondi dell’agenzia Reuters: in ordine sparso, più attenta alle polemiche interne che ai risultati finali. Il simbolo, poi, per la prima volta dopo anni non riporta il nome di Berlusconi, sintomo evidente del disimpegno.
Si aggiungono poi le polemiche con Raffaele Fitto e Denis Verdini ormai impegnato a trovare un gruzzolo di senatori disposti a passare con lui dall’opposizione alla maggiorana. Segno che Silvio ha davvero deciso di andare in pensione?