la Repubblica, 24 aprile 2015
La pensione dorata di Juan Carlos scatena polemiche in Spagna. In dieci mesi l’ex re ha percorso 55mila km fra località di lusso, alberghi a 5 stelle e tour gastronomici. Uno schiaffo per Felipe, che invoca sobrietà
Trasparenza, sobrietà, discrezione. Felipe VI ci crede davvero a una Casa Reale dall’immagine rinnovata, lontana dalle ombre e dai sospetti di corruzione che avevano fatto precipitare la popolarità dell’istituzione monarchica sotto i livelli di guardia. È per questo, assicurano i cronisti di Palazzo, che assiste preoccupato ma impotente ai frenetici ritmi vacanzieri che il re emerito Juan Carlos I ha deciso di imporre alla sua pensione dorata.
Nei dieci mesi trascorsi dall’abdicazione, si calcola (per difetto) che il vecchio sovrano abbia percorso almeno 55mila chilometri in giro per il mondo, tra spiagge caraibiche, visite agli amici sceicchi del Golfo, tour gastronomici dall’Europa agli Usa nei ristoranti più lussuosi. Appena tre anni fa, quando a causa di una sfortunata caduta – e successivo ricovero in ospedale – si venne a sapere di quel sciagurato safari in Botswana, proprio mentre la Spagna era sull’orlo del default e la disoccupazione aveva raggiunto i massimi storici, l’allora sovrano in carica fu costretto a presentarsi davanti alle telecamere per pronunciare, imbarazzatissimo, la storica frase: «Mi dispiace molto, mi sono sbagliato, non succederà più».
Intendeva dire, probabilmente, che non sarebbe più accaduto fino a quando avesse rivestito il ruolo di capo dello Stato. E mentre il figlio ha deciso di ridursi lo stipendio del 20 per cento, lui preferisce godersi fino in fondo quella dotazione di 187.356 euro annui di denaro pubblico assegnatagli proprio da Felipe VI. Per non parlare di una fortuna privata sulla cui entità non è mai stata fatta chiarezza.
La vacanza infinita di Juan Carlos è un viaggio quasi senza sosta in cui alterna una settimana nel più lussuoso complesso alberghiero della Repubblica Dominicana a una vacanza di fine anno a Beverly Hills, una scappata in Inghilterra per assistere a una partita della Premier (in ottobre è stato all’Etihad Stadium per Manchester City-Tottenham, approfittando dell’amicizia con il proprietario della squadra locale, lo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan), a un tour spagnolo tra corride e cene nei ristoranti più costosi. E poi un viaggio alle Barbados, uno in Arabia Saudita, gli immancabili week-end della Formula1 quando i gran premi si svolgono nei paesi governati dai suoi amici sceicchi, Abu Dhabi, Bahrein proprio la scorsa settimana.
Del resto, il rapporto con la famiglia è ormai da tempo compromesso. La relazione con Felipe cominciò a raffreddarsi da quando l’allora erede al trono prese le parti della madre Sofia. E si complicò ulteriormente – racconta ora la giornalista Ana Romero nel libro “Final de partida” pubblicato proprio in questi giorni – quando un Juan Carlos che cercava di resistere alle pressioni perché accelerasse l’abdicazione, contrattaccò provando a screditare Letizia, «inadatta» a suo dire a ricoprire il ruolo di regina. Il libro conferma anche le voci secondo cui, a partire dal 2009, ma anche dopo aver abbandonato il trono, Juan Carlos avrebbe valutato l’ipotesi di divorziare da Sofia. Oggi non si sa più quanto questa prospettiva sia ancora reale, ma l’ex re ha comunque preso definitivamente le distanze dalla madre dei suoi figli.