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 2015  aprile 21 Martedì calendario

Quel 1939, quando l’Europa era in bilico tra la diplomazia e la guerra. Ecco perché Francia e Inghilterra, garanti della integrità della Polonia, dichiararono guerra solo alla Germania, mentre quel Paese era stato in parte occupato anche dall’Unione Sovietica

Due curiosità a proposito della Seconda guerra mondiale. 1) Come mai Francia e Inghilterra, garanti della integrità della Polonia, dichiararono guerra solo alla Germania, mentre quel Paese era stato in parte occupato anche dall’Unione Sovietica a seguito del patto Molotov-Ribbentrop? 2) Perché Francia e Inghilterra, dopo la dichiarazione, non attaccarono e lasciarono che fosse la Germania a prendere l’iniziativa militare?
Giancarlo Mutta
Caro Mutta,
La prima delle sue domande ritorna frequentemente fra i lettori di questa pagina. Se Francia e Gran Bretagna si erano impegnate a garantire l’integrità del territorio polacco, come accadde nel marzo del 1939, perché non reagirono militarmente quando l’Armata Rossa entrò in Polonia il 17 settembre per occupare e annettere una parte del suo territorio?
La domanda è figlia della Guerra fredda, vale a dire di una fase storica in cui l’Urss era un potenziale nemico e ogni concessione fatta a Mosca negli anni precedenti era considerata un errore politico o, peggio, una sorta di colpevole complicità. Anche la conferenza di Yalta, nel febbraio del 1945, fu lungamente usata, soprattutto negli Stati Uniti, per screditare Roosevelt e accusarlo di avere ceduto alle pretese di Stalin. Ma la situazione, nel 1939, era alquanto diversa. Quando fu evidente che Hitler voleva la guerra, Francia e Gran Bretagna cercarono di creare un fronte anti-aggressione e inviarono una delegazione a Mosca per concordare un programma di collaborazione. I sovietici non esclusero la possibilità di un accordo, ma sostennero che avrebbero accettato soltanto se, nella prospettiva di un conflitto, le unità dell’Armata Rossa da impegnare sul campo fossero state autorizzate ad attraversare il territorio polacco. Il governo di Varsavia, orgoglioso e sospettoso, respinse la richiesta e i sovietici interpretarono la risposta come una manifestazione di diffidenza nei loro confronti. Non vi sarebbe stato un Patto Molotov-Ribbentrop, probabilmente (e forse neppure una Seconda guerra mondiale), se i polacchi non avessero così fermamente creduto nella propria capacità di resistere all’esercito tedesco.
Quanto all’ingresso sovietico in territorio polacco, la decisione sovietica fu comprensibile. Se la Polonia, nelle intenzioni della Germania, era destinata a scomparire, perché la Russia non avrebbe dovuto contenere l’espansione tedesca, prendendosene un pezzo? Francesi e inglesi non dichiararono la guerra all’Urss perché avevano un altro obiettivo, egualmente comprensibile: quello di evitare per quanto possibile che la guerra si estendesse verso est coinvolgendo l’Urss e verso sud coinvolgendo l’Italia. Non vi riuscirono, ma la colpa fu di Hitler e Mussolini, non di Londra e Parigi.
Al suo secondo quesito, caro Mutta, rispondo che gli stati maggiori alleati si erano preparati alla guerra nella convinzione che sarebbe stata, come quella precedente, una guerra di trincea. Non tennero conto né delle teorie del generale Guderian, né di quelle del colonnello De Gaulle sull’uso strategico dei carri armati.