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 2015  aprile 17 Venerdì calendario

Les Répubblicains, la nuova destra francese di Sarkozy. Basta con sigle, il partito con il quale l’ex presidente vuole riprendersi l’Eliseo nel 2017 deve unire, piacere a tutti e lanciare il segnale della nuova offensiva

Nicolas Sarkozy comincia dal nome: «Les Republicains», i repubblicani, sarà la nuova appellazione della destra francese. Basta con le sigle, via l’Ump già Rpr, prima ancora Udr e all’inizio Rpf, il partito con il quale l’ex presidente vuole riprendersi l’Eliseo nel 2017 deve unire, piacere a tutti, funzionare in qualsiasi circostanza e soprattutto lanciare il segnale della nuova offensiva. 
IL MARCHIO
Il nome non è ancora ufficiale, anche se il marchio è stato depositato e i fedelissimi del «primo circolo» confermano che la scelta è fatta. Il battesimo ci sarà il 30 maggio, al congresso di rifondazione alla Villette, a Parigi, ma già cominciano le critiche, e non solo da sinistra: troppo americano, troppo generico, troppo di tutti per essere di un partito solo. Dentro all’Ump, gli sfidanti di Sarkozy non hanno perso l’occasione per denunciare un’operazione di facciata, un cambio di logo per mascherare la pochezza d’idee e la leggerezza del programma. «È una pura operazione di comunicazione politica – ha detto il deputato Edouard Philippe braccio destro del sindaco di Bordeaux ed ex premier Alain Juppé, che sfiderà Sarkozy alle primarie del partito per la scelta del candidato all’Eliseo. Philippe è stato il primo, poi seguito da molti a sinistra, a criticare l’accento troppo americano del nuovo nome, che evoca più G.W. Bush del tricolore bleu-blanc-rouge. 
L’ex segretario Jean-François Copé si è limitato a porre la questione della reale necessità di cambiare il nome di un partito che ha stravinto le ultime elezioni provinciali. A sinistra, l’opposizione denuncia l’appropriazione indebita di un titolo che riunisce tutti i francesi, per definizione fedeli alla République senza distinzione di credo politico. Senza contare, come ha sottolineato il segretario del partito socialista Cambadélis, che «Repubblicani» sono quelli che si oppongono alle estreme, in particolare al Fronte Nazionale, opposizione non così chiara per Sarkozy. 
GUERRA IN FAMIGLIA
Nessun commento dal Fronte Nazionale, dove brucia ancora la guerra familiare tra la presidente Marine Le Pen e il padre Jean Marie, allontanato dopo le ennesime esternazioni xenofobe e antisemite. Ieri Le Pen padre è stato ricoverato in ospedale per «un piccolo problema di cuore». Parlando col Figaro, Le Pen ha detto di «stare bene» e che «la bestia è ancora solida»: «sono al letto, colgo l’occasione per riposarmi».Fonti vicine a lui parlano di «un piccolo intervento» dopo i recenti «choc emotivi». Messo all’angolo dalla figlia, Le Pen padre ha rinunciato a candidarsi alle prossime regionali di dicembre e ha lasciato il posto alla nipote Marion. Il 27 aprile dovrà presentarsi davanti all’Ufficio politico del partito che ha fondato quasi 44 anni fa, se avrà recuperato la forma.