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 2015  aprile 01 Mercoledì calendario

RaiWay, l’Antitrust boccia l’offerta presentata da Mediaset: «La fusione sfiorerebbe il monopolio». Ora si studia il modello Terna: società neutrale, Cdp garante

I vertici di Rai e Mediaset hanno le carte sul tavolo già da ieri sera. Si chiamano «comunicazioni delle risultanze istruttorie» e sono la pietra tombale sull’offerta pubblica di Ei Towers su RaiWay. L’Antitrust si appresta a dire no alla fusione fra le due società proprietarie delle torri di trasmissione del segnale televisivo. O meglio, si appresta a dire no ad una fusione che avrebbe creato di fatto un monopolio nel mercato televisivo. L’Autorità – raccontano fonti qualificate – ha valutato l’eventuale concentrazione sia sotto il profilo «orizzontale» che «verticale». Il primo aspetto è quello che attiene alla potenza trasmittiva: una volta fuse, le due società sommerebbero quasi due terzi dell’intera infrastruttura di trasmissione. Il profilo «verticale» è quello che attiene alle condizioni alle quali si svolgerebbe la concorrenza nella produzione di programmi e di raccolta della pubblicità: la forza della società unica sarebbe tale da condizionare il mercato. RaiTowers potrebbe ad esempio far mancare il segnale ai concorrenti in modo arbitrario, o imporre prezzi capestro. Le conclusioni dell’Autorità sono chiare: «La concentrazione risulta idonea a costituire una posizione dominante della nuova entità, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza». Per questo, si legge nelle conclusioni istruttorie, «non è suscettibile di essere autorizzata».
Che farà ora Mediaset, azionista di maggioranza di Ei Towers? Che l’opa non avesse alcuna speranza di arrivare in fondo lo si era intuito. Prima che per le ragioni suddette, per l’indisponibilità del governo di cedere il controllo di RaiWay. Proprio ieri il consiglio Rai ha valutato «improcedibile» l’offerta, costringendo EiTower ad una piccata nota nella quale si ricorda che la società «si è riservata la facoltà di rinunciare alla condizione del raggiungimento della soglia del 67% del capitale RaiWay».L’opa Mediaset aveva sin dall’inizio un secondo fine: spingere la Rai a trattare per la costituzione di una società unica ma neutrale. Nelle sue conclusioni l’Antitrust non fa nessun cenno a questa ipotesi, del tutto diversa dal contesto di un’opa. Da tempo nei palazzi si parla dell’ingresso nell’azionariato della Cassa depositi e prestiti come garante: l’idea è di replicare il modello che ha portato alla nascita di Terna, società proprietaria della rete ad alta tensione e quotata in Borsa. Il secondo tempo della partita Rai-Mediaset, quello decisivo, inizia ora.