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 2015  marzo 31 Martedì calendario

In Cina anche i morti sono troppi. Così le autorità incoraggiano la popolazione a gettare le ceneri dei propri cari in mare per risparmiare terra. E siccome l’oceano dista 200 km dalla capitale, il governo si fa carico dei 4 mila yuan (600 euro) per il funerale marino e paga le spese di viaggio a sei familiari per defunto

L’avviso arriva per sms: «Le autorità di Pechino incoraggiano le sepolture in mare, per risparmiare terra». L’Ufficio informazioni della municipalità è stato efficiente e rapido ieri pomeriggio nella comunicazione alla stampa internazionale, perché la campagna è una sorta di «pubblicità progresso» e c’è bisogno di tutti per diffonderla. Domenica prossima in Cina è Qingming, la festa dei morti, e secondo la tradizione anche nella Repubblica popolare si debbono visitare le tombe dei cari, che dovrebbero essere allineate in terra, seguendo aggregazioni familiari. Il problema è che i defunti sono troppi: in Cina muoiono 10 milioni di persone l’anno e si calcola che nel 2025 il numero raddoppierà, perché la popolazione sta invecchiando. Ecco dunque che le autorità spingono perché i corpi vengano cremati, per risparmiare terra preziosa, sia per l’agricoltura sia per lo sviluppo (speculazione anche) edilizio e l’industria. Alla maggioranza dei cinesi la cremazione non piace. Le autorità provinciali sono arrivate ad imporre quote di cremazione e diversi piccoli burocrati si sono dannati nel rispettarle, per non essere puniti. Di fronte all’opposizione delle famiglie, i funzionari delle pratiche mortuarie sono arrivati ad acquistare cadaveri sul mercato nero per avviarli ai crematori; lo stesso hanno fatto diversi parenti, architettando sostituzioni. Ma anche le urne vanno seppellite: così è stato ridotto lo spazio messo a disposizione, che ora è a Pechino è di un metro. Sono in commercio anche urne biodegradabili. Di recente le autorità hanno scoperto che le cremazioni accrescono il problema dell’inquinamento dell’aria (questa sembra una farsa tragica). Ed ecco l’invito di ieri: sepolture delle ceneri in mare. E siccome l’oceano è distante un paio di centinaia di km da Pechino, l’Ufficio affari civili finanzia ogni funerale marino con 4 mila yuan (600 euro) e offre di pagare il viaggio a sei familiari per defunto.