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 2015  marzo 05 Giovedì calendario

Allarme topi a New York: «Hanno le pulci della peste bubbonica. C’è il rischio contagio». Lo dicono due studi scientifici

La peste bubbonica minaccia New York? Un’epidemia potrebbe scatenarsi dalle viscere della City, dove trova il loro habitat naturale il popolo dei ratti.
Lo dicono due studi americani secondo cui i topi newyorkesi sono infestati da pulci che potrebbero essere portatori di peste bubbonica. Tracce di Dna del batterio della «morte nera» sarebbero state trovate tra i tunnel e gli snodi della metropolitana.
Un primo studio, pubblicato dal «Journal of Medical Entomology», ha analizzato 6.500 pulci, pidocchi e acari rilevati su 113 topi intrappolati in cinque luoghi differenti di Manhattan, tra cui tre condomini. Circa il 30% dei ratti erano portatori di «pulci orientali», ovvero quella specie che ebbe un ruolo determinante nell’epidemia che devastò l’Europa nel XIV secolo. Matthew Frye, entomologo della Cornell University, e autore della ricerca spiega che appaiono di importanza essenziale le misure preventive adottate dalle autorità sanitarie. «Se questi topi sono portatori di pulci che possono trasmettere la peste agli esseri umani, il solo anello mancante per il ciclo di contagio è l’agente patogeno», spiega Frye.
Occorre tornare indietro agli Anni Venti per rintracciare un’indagine sul rischio peste nella città di New York. Allora gli studiosi riscontrarono la presenza in media di 0,22 pulci orientali per ogni ratto, oggi la media è di 4,8 pulci, con un picco di 25,7 punti per ratto. Lo studio segue un altro pubblicato lo scorso mese dalla rivista «Cell System», secondo cui sono state rinvenute tracce di peste Yersinia tra le migliaia di batteri rilevati nel sistema metropolitano di New York. Gli autori della ricerca spiegano che si tratta di microbi morti e che il rischio di un’epidemia di peste è lungi dall’essere uno scenario reale. Anche perché «la medicina moderna ha a disposizione antibiotici che possono efficacemente contrastare la malattia se viene individuata nelle sue fasi iniziali», avverte Frye.