Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  marzo 03 Martedì calendario

Delitto Nemtsov, macchina della verità per la fidanzata ucraina che era con lui la sera del delitto. Oggi i funerali dell’oppositore di Putin, sarà sepolto nello stesso cimitero di Anna Politkovskaja

I prati sono stati curati al meglio, l’asfalto è stato sostituito. Davanti al Centro Sakharov le autorità cittadine hanno rimesso il più possibile in ordine l’area circostante. Qui stamane dalle 10 alle 14 si svolgeranno i funerali di Boris Nemtsov, ucciso barbaramente sotto alle mura del Cremlino venerdì notte. Sono attese migliaia di attivisti, personalità straniere e dirette televisive dei principali network mondiali. Persino i canali federali sono stati costretti a cambiare tono sul capo dell’opposizione liberale russa. Non così i giudici. L’altro leader della protesta anti-Cremlino, Aleksej Navalnyj, non ha ottenuto il permesso per uscire di carcere per poche ore al fine di dire addio al compagno di tante battaglie. Sconta una pena di 15 giorni per disturbo alla quiete pubblica. «L’uccisione di Boris Nemtsov – commenta il presidente Usa Barack Obama – è l’indicazione di un clima» che in Russia continua a peggiorare. Intanto ha lasciato la Russia alla volta dell’Ucraina Anna Duritskaya, la giovane modella ucraina che si trovata in compagnia del fidanzato Boris Nemtsov.
SPIATO DA UN MESE
Le indagini nel frattempo vanno avanti, mentre sulla stampa sono apparsi particolari nuovi. Primo: da oltre un mese Nemtsov veniva seguito da un’automobile, che è stata ritrovata. Al suo interno sono stati rinvenuti capelli e vario materiale. La proprietaria dell’utilitaria non ha fornito informazioni importanti a quanto pare. Secondo: alcune telecamere davanti al Cremlino non funzionavano, ma la polizia ha negato la circostanza. La maggiore attenzione degli investigatori è rivolta alla fidanzata di Nemtsov, unica testimone dell’agguato. Dalle due interviste rilasciate, la top model ucraina ha dichiarato di non aver visto in faccia il killer, poiché era di spalle ed è successo tutto in pochi istanti. Ha scorto solo un’automobile di colore chiaro fuggire, ma non ha riconosciuto né il modello né la targa.
SOTTO CHOC
Gli inquirenti vorrebbero sottoporre la giovane 23enne, prima trattenuta a Mosca poi in serata partita per l’Ucraina, alla macchina della verità. La Duritskaja, ancora sotto choc per l’accaduto, non parteciperà al funerale di Nemtsov. Tra le delegazioni presenti al Centro Sakharov ci sarà sicuramente quella degli ambasciatori dei Paesi dell’Unione Europea. Lo speaker del Senato polacco, Bodgan Borusewicz, si è visto invece rifiutare il visto di ingresso in Russia. Assenti alle esequie funebri saranno sia il presidente Putin che il premier Medvedev. Entrambi invieranno comunque funzionari in propria rappresentanza.
I COMMENTI DEI MEDIA
I commenti sui giornali sono i più variegati. Il quotidiano economico “Kommersant” scrive che all’improvviso il Cremlino ha iniziato a rispettare Nemtsov: “sono state dette da parte delle autorità parole mai pronunciate quando egli era in vita”. L’autorevole “Vedomosti” parla di “premonizione di guerra civile”. In sintesi: “il regime che ha scommesso sull’odio trova difficile frenare l’escalation della violenza sia all’estero che a casa... la Russia sarà immancabilmente diversa”. La governativa “Rossijskaja Gazeta” afferma che “giudicando i media occidentali, è in corso un tentativo di utilizzare un crimine orribile per gettare ombre sulla reputazione della Russia e della sua leadership”. La prestigiosa radio “Eco di Mosca” ha lanciato la proposta di erigere nella capitale un monumento a Nemtsov. Una lettera è già stata inviata ai responsabili comunali.