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 2015  febbraio 27 Venerdì calendario

Ntv riparte da Flavio Cattaneo, nominato nuovo amministratore delegato. Pronto un aumento di capitale da 100 milioni di euro e un rafforzamento del business, con il potenziamento delle rotte e della flotta di treni

Ntv riparte da Flavio Cattaneo. Ieri il cda ha affidato il timone della società all’ex numero uno di Terna, che già sedeva nel board, conferendogli tutte le deleghe necessarie alla gestione, mentre Antonello Perricone mantiene la carica di presidente. Al manager milanese, di certo non un avversario facile per Trenitalia, spetterà il compito di risollevare la società di Italo in grande affanno. E, secondo fonti finanziarie vicine al dossier, il piano, che porta la firma di Cattaneo e che ieri ha ricevuto l’avallo del board, è costruito su più assi, a cominciare da un preciso sforzo degli azionisti, pronti a mettere nuovamente mano al portafoglio con un aumento di capitale da 100 milioni di euro, nonché da un rafforzamento del business, con il potenziamento delle rotte e della flotta, che passa per l’acquisto di nuovi convogli (una decina in più rispetto all’attuale parco costituito da 25 unità) e la messa in atto di alcune joint venture con realtà attive nei trasporti in modo da garantire un’offerta integrata anche su gomma, nelle zone non coperte dalla società. Mentre, sul fronte debito, l’advisor Lazard ha presentato il suo piano: da oggi partirà il negoziato con le banche.
Il piano del nuovo ad, al quale gli azionisti hanno attribuito tutti gli strumenti atti a rafforzarne il peso in seno alla società, è quindi un combinato disposto di più tasselli, che chiama in causa anche il Governo, dal quale, è evidente, la società fondata nel 2006 da Della Valle, Montezemolo e Punzo (che insieme ne detengono ancora il 35%) si aspetta mosse coerenti con la volontà di liberalizzare definitivamente il settore. E la strategia targata Cattaneo servirà soprattutto a mettere totalmente in sicurezza Ntv e a ridurre il rischio per le banche che sono esposte per 683 milioni.
Su quest’ultimo fronte, come detto, l’advisor ha illustrato la sua ricetta che prevede un riscadenzamento del debito, formato per il 70% da leasing e per il 26% da una linea senior per cassa, e un taglio dei tassi. Sui numeri vige, però, il massimo riserbo anche perché il negoziato con i quattro istituti esposti (Intesa Sanpaolo, primo creditore con 394 milioni ma anche azionista della società al 20%, Mps con 175,7 milioni, Banco Popolare per 95,2 milioni e Bnl con 17,8 milioni) è tutto da costruire e gli uomini di Lazard si siederanno da oggi al tavolo con le banche per provare a strappare un allungamento del debito e una riduzione significativa dello spread, che consentirebbero alle casse della società di rifiatare.
La trattativa certo non è facile, ma l’arrivo di Cattaneo al vertice viene giudicata da tutti come una svolta positiva per Ntv. Il manager, che ha saputo rafforzare Terna, potenziandone le attività tradizionali e non, viene considerato una forte garanzia anche dagli istituti, che quindi potrebbero accettare nuovi sacrifici nell’ambito di una partita che si conta di chiudere entro il 31 marzo, quando scadrà la moratoria sugli interessi che la società era riuscita a strappare a fine dicembre e quando dovrebbe essere convocata l’assemblea straordinaria chiamata a deliberare la nuova iniezione di risorse da 100 milioni decisa dai soci. Il piano di rimodulazione del debito dovrebbe quindi servire a liberare cassa che, insieme alla nuova provvista messa a disposizione dagli azionisti, andrà a finanziare il potenziamento della società sia sul fronte dei convogli che su quello delle rotte, dove il nuovo ad sembrerebbe deciso a dare filo da torcere alla concorrenza del Frecciarossa.
Nella strategia tratteggiata da Cattaneo – che parteciperà anche all’aumento di capitale, diventando anche azionista della società -, c’è poi la necessità di alleggerire altresì il costo del lavoro, ma il manager non è intenzionato a licenziare nessuno, anzi è deciso ad assicurare gli attuali livelli occupazionali. Tuttavia, un sacrificio dei dipendenti sarà necessario e dovrebbe passare attraverso contratti di solidarietà variabili tarati sui profili dei ricavi della società che si conta di rimettere definitivamente in sesto nel breve-medio termine. A quel punto, quando davanti ai conti di Ntv sarà tornato il segno positivo, la società potrebbe anche decidere di ricorre al mercato dei capitali, magari con il lancio di un’emissione obbligazionaria, per approvvigionarsi. Ma l’obiettivo ora è metterla definitivamente in sicurezza con il nuovo piano che sarà illustrato anche ai sindacati, con i quali partirà a stretto giro una trattativa per decidere come intervenire sul costo del lavoro.