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 2015  febbraio 26 Giovedì calendario

È il giorno di Feyenoord-Roma, Rotterdam è blindata per i tifosi giallorossi. Si teme l’alleanza con gli ultras tedeschi. La polizia in assetto di guerra

La stazione ferroviaria Blaak ha il nome del quartiere antistante il Vecchio Porto e lo schermo delle case cubiche che la circondano. È nella piazza del Markthal, il mercato inaugurato il 1° ottobre con la cupola di vetro e gli appartamenti che danno sui banchi di spezie e tulipani. Di ricca gastronomia. È lì che scenderanno i tifosi della Roma per ritrovarsi nella fan zone. L’unico posto in cui avranno la possibilità di svagarsi. Non certo di esagerare. Chissà se si presenteranno anche quelli partiti dalla capitale senza biglietto. Sono almeno un centinaio. E sono loro a preoccupare i cinque uomini della Digos che devono collaborare la polizia olandese in queste ore di elevatissima tensione e di massima allerta. Anche i dirigenti del club giallorosso sanno che si sono mossi senza avere la possibilità di accedere stasera al de Kuip. Gli agenti in tenuta antisommossa, con i loro van bianco-blu-arancione, li aspettano proprio davanti all’ansa del fiume Niewe Maas. Vicino ai tavolini lasciati lì sotto la pioggia insistente, dietro alle barche in legno che sbattono una contro l’altra per il vento abbondante. Sanno che si nasconderanno tra quelli che il tagliando lo hanno acquistato da tempo e non sono qui per creare disordini. Gli altri non si sa. E per questo l’allarme è scattato con largo anticipo. Città blindata da un paio di giorni. Anche perché dalla Germania sono attesi alcuni cani sciolti che odiano l’Het Legionen. Sono gli hooligans di Amburgo e Borussia Moenchengladbach che si vogliono alleare con i romanisti. Pericolo, insomma, di infiltrati.
CAMBIO DI PROGRAMMA
Nel vertice di ieri pomeriggio, organizzato nella pancia dello stadio, è stato preparato il piano per la giornata. Presenti gli uomini dell’Uefa che hanno ascoltato la relazione dei dirigenti dei due club, del capo della polizia olandese e del referente della Digos. I tifosi della Roma, all’ultimo momento, hanno scelto di cambiare location. A Rotterdam ne sono arrivati solo una cinquantina. Turisti e non ultrà. Gli altri si sono fermati ad Amsterdam per evitare i controlli e passare la giornata in serenità, rinviando il trasferimento di 24 ore. Oggi, dalla capitale, sbarcherà la maggior parte dei 2.400 tifosi (saranno in tutto 2.700, contando anche quelli che vivono all’estero). Quasi tutti sceglieranno il treno speciale che partirà dalla stazione centrale di Amsterdam a metà pomeriggio (ore 17,15) e si fermerà a poche centinaia di metri dal de Kuip. Gli altri saranno qui all’ora di pranzo. Per godersi la fan zone dell’Oude Haven. Il treno, dallo stadio, riporterà quasi tutti ad Amsterdam dopo la partita. In 400 resteranno a Rotterdam. Non si conoscono. E creano, per questo, apprensione. Anzi, paura.
ATTESA PER L’INVASIONE
La fan zone non sembra sicura. Lo spazio è limitato. Lì i tifosi giallorossi potranno aspettare il match contro il Feyenoord. I bar e i ristoranti resteranno aperti. Non tutti, perché qualcuno non si fida. All’Oude Haven è possibile anche bere. Gli alcolici sono vietati in tutta Rotterdam (si rischiano multe e arresto), ma non dentro il Vecchio Porto. Le autorità olandesi hanno dovuto convincere i gestori di alcuni locali, pronti ad abbassare le saracinesche da ieri sera. Ma alla fine gran parte dei proprietari hanno deciso di non chiudere, convinti dal comando centrale della polizia che ha garantito la presenza di 200 agenti a proteggere la zona. Sarà presidiata già all’alba. In più gli esercizi, per la sicurezza, avranno almeno tre buttafuori a disposizione per occuparsi di chi non rispetta le regole. Con alcune navette i tifosi saranno portati al de Kuip che apre alle 18,30. Il sistema piace anche ai dirigenti dell’Osservatorio del Viminale. Si beve solo lì, non in giro per la città. E da lì si portano i tifosi, anche ubriachi, allo stadio. Sempre sotto controllo.