la Repubblica, 30 gennaio 2015
Michele Serra confessa di avere oramai contratto una semi-dipendenza dai titoli del Giornale di Sallusti. Esempio: il titolo di prima pagina di martedì era “IL COMUNISTA GRECO CI RUBA 24 MILIARDI”. Un capolavoro del pulp, nel quale anche la connotazione geografica aggiunge a Tsipras una sinistra luce levantina: già comunista, è pure greco. Altro sarebbe un comunista svizzero o canadese, si capisce
So che non è bello, ma confesso di avere oramai contratto una semi-dipendenza dai titoli del Giornale. Suonano strepitosi come, tanti anni fa, quelli di Cronaca vera che furono, quando ero ragazzo, la mia vera palestra satirica. Esempio: il titolo di prima pagina di martedì era “IL COMUNISTA GRECO CI RUBA 24 MILIARDI”. Un capolavoro del pulp, nel quale anche la connotazione geografica aggiunge a Tsipras una sinistra luce levantina: già comunista, è pure greco. Altro sarebbe un comunista svizzero o canadese, si capisce. Il magistero di Cronaca vera rimane insuperabile. Titoli come “Violentata per due giorni dallo zio su un tappeto di gran pregio”, oppure “Sequestrata da un camionista in una grotta piena di granchi” non sono eguagliabili neppure da Sallusti e dalla sua valorosa redazione. Ma la strada è quella giusta, e la stoffa c’è. Giorni fa, sempre grazie a Tsipras, il titolone di apertura era “COMUNISTI AL GOVERNO: OCCHIO!”. Il modulo è efficace, è l’urlaccio che atterrisce il passante, lo strillo che tramortisce lo sguardo. Ma è ancora un poco disadorno, c’è il pathos ma manca un po’ di atmosfera, il diavolo si vede dai dettagli. Si può fare di meglio. Per esempio: “Occhio! Comunista greco ci ruba 24 miliardi seduto su un tappeto di gran pregio”. O in una grotta piena di granchi.