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 1979  agosto 29 Mercoledì calendario

Lettera di una moglie e madre disperata perché sta per perdere il marito, finito in una rete di speculatori dalla quale non riesce ad uscire

«Sono una moglie e madre disperata perché sto per perdere mio marito, a cui voglio molto bene: è il padre di mia figlia. Ti prego di pubblicare questa mia lettera senza firma. Ti supplico di aiutarmi. È urgente. Mio marito si è lasciato prendere in una rete di speculatori dalla quale non riesce ad uscire. Ha iniziato a farsi prestare soldi alcuni anni fa durante la malattia della madre morta, poi, di cancro. Negli annunci economici – proprio qui sulla Stampa di cui è fedele lettore – c’è una serie terribile di questi “presta-soldi, divora-persona”. Lui ci è cascato. Il tasso d’interesse è dal 50 per cento in su. Due anni fa mi sono accorta casualmente della cosa (mia figlia aveva sei anni). Sorpresa tremenda e angoscia. Non ne sapevo nulla, non sapevo neanche dell’esistenza di queste cose. Vendendo l’appartamento in cui abitavamo e grazie ad alcuni parenti intervenuti, siamo riusciti a far fronte alla situazione. Lavorando ed economizzando questa primavera abbiamo finito di saldare i debiti. Così credevo io e cominciavamo a sperare nei giorni più sereni. L’altro giorno arriva, inaspettato, un avviso di cambiale. Telefono, vado a vedere… Mio marito confessa che la faccenda non era in pratica mai finita ed ora ci sono circa 8 milioni da pagare di cui due al 30 agosto – 1° settembre. Come fare? Sono profondamente disperata. È questa la società in cui crescono i nostri figli? Non si riescono ad arginare cose simili? Chi promuove queste organizzazioni mostruose sarà mai punito? Vorrei salvare la mia famiglia. Chi può e vuole aiutarmi? È urgente.»