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 2014  novembre 26 Mercoledì calendario

Acciaio, la Lucchini diventerà algerina. Previsti 400 milioni di investimento per realizzare 2 forni elettrici e un nuovo laminatoio (in aggiunta a quelli esistenti) per 2 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, riassorbendo i lavoratori nell’arco di due anni

Alla fine l’hanno spuntata gli ultimi arrivati. Le acciaierie Lucchini di Piombino vanno al gruppo algerino Cevital. La decisione è arrivata ieri dal Comitato di sorveglianza, nominato nella procedura di amministrazione controllata dell’azienda siderurgica, dopo la relazione finale del commissario straordinario Piero Nardi. Tra le due offerte di acquisizione arrivate nella città toscana – Cevital e il gruppo indiano Jsw di Sajjan Jindal – quella della società algerina è stata ritenuta la più vantaggiosa. Dopo la famiglia Lucchini e il magnate russo Aleksei Mordashov del colosso Severstal, tocca ora agli algerini. Nel giudizio finale hanno pesato le condizioni messe nero su bianco da Cevital non solo per quanto riguarda gli interessi dei creditori, ma anche per ciò che concerne, si legge in una nota della Lucchini, le ricadute sociali del piano industriale. Secondo quanto riferito dalla società, infatti, «prevede a regime l’occupazione di tutto il personale di Piombino, mediante il rilancio della produzione di acciaio e con elementi di diversificazione nell’agro-alimentare e nella logistica e riguarda un perimetro più ampio, il che è uno dei criteri contemplati dal disciplinare di gara». Il presidente del gruppo algerino, Issad Rebrab, aveva assunto impegni precisi. Sono previsti 400 milioni di investimento per realizzare 2 forni elettrici e un nuovo laminatoio (in aggiunta a quelli esistenti) per 2 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, riassorbendo i lavoratori nell’arco di due anni. A questo si aggiunge la bonifica dei terreni e l’avvio della produzione di biodiesel, olio vegetale, mangimi e zucchero con positive ricadute occupazionali (500 posti di lavoro previsti), nonché la creazione a Piombino di un polo logistico per l’import-export delle attività di Cevital. Il gruppo presieduto da Rebrad è la seconda impresa dell’Algeria: leader nell’agroalimentare, è presente in una decina di settori, ha 15 mila dipendenti e un fatturato di 2,5 miliardi di euro. Nel 2012 ha rilevato impianti in Francia e in Spagna.
Per la firma del preliminare di cessione da parte del commissario straordinario Nardi bisognerà attendere l’ok del ministero dello Sviluppo, ma dovrebbe arrivare in tempi rapidi. Soddisfatti il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il sindaco di Piombino, Massimo Giuliano, così come i sindacati che si sono a lungo battuti contro la chiusura.