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 2014  ottobre 24 Venerdì calendario

Ora si può visitare il bunker anti-aereo di Mussolini a Villa Torlonia appena restaurato. Passeggiando, oltre le porte blindate, fra i cunicoli dove vennero attrezzati, fra reti e materassi, anche il gabinetto e lo studio del Duce

Il bunker antiaereo più celebre d’Italia, costruito per proteggere Mussolini e la sua famiglia nella residenza privata di Villa Torlonia, da venerdì 31 ottobre sarà finalmente aperto al pubblico, su prenotazione. E per la prima volta sarà possibile entrare nel rifugio-cantina sotto il laghetto del Fucino, attrezzato intorno alla metà del 1940, allo scoppio della guerra, proprio nella cantina in cui i principi Torlonia conservavano le botti di vino. Il rifugio è stato appena restaurato, sotto la direzione di Alberta Campitelli e Annapaola Agati, della Sovraintendenza capitolina.
Il primo rifugio anti-aereo della famiglia Mussolini sarà svelato sabato mattina dal sindaco Ignazio Marino, dall’assessore comunale alla Cultura Giovanna Marinelli, dal sovrintendente Claudio Parisi Presicce e dell’associazione Sotterranei di Roma, che presenterà il nuovo percorso di visita. Che includerà quindi, per la prima volta, tutti e tre i bunker di Villa Torlonia: oltre a quello sotto il lago del Fucino, saranno visitabili, infatti, anche i due rifugi sotto il Casino Nobile, già aperti al pubblico nel 2006, ma chiusi per la concentrazione di gas radon.
Un problema ora risolto che permetterà di entrare sia nel rifugio anti-aereo (un super-bunker mai completato i cui lavori iniziarono nel ’42), sia in quello anti-gas, sotto il quale venne ritrovata anche un’antica tomba risalente al II secolo con gli scheletri di due adulti e un bambino. Passeggiando, oltre le porte blindate, fra i cunicoli dove vennero attrezzati, fra reti e materassi, anche il gabinetto e lo studio di Mussolini.