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 2014  ottobre 21 Martedì calendario

Quando Giovannino Guareschi fu condannato a 8 mesi di carcere per una vignetta sul presidente Luigi Einaudi. Quello del papà di Don Camillo è il caso più noto di vilipendio al capo dello Stato

È il caso più noto di vilipendio al capo dello Stato, quello del papà di Don Camillo. Nel 1950 Giovannino Guareschi (1908-1968) fu condannato con la condizionale a 8 mesi di carcere: aveva pubblicato sul settimanale umoristico Candido , da lui diretto, una vignetta di Carletto Manzoni dal titolo
«I Corazzieri della Repubblica» che raffigurava un omino tra due enormi bottiglie di Nebbiolo, vino prodotto in un podere di proprietà del presidente Luigi Einaudi. Guareschi fu portato in giudizio non dal Colle ma dal sottosegretario alla Giustizia dopo l’interrogazione di due parlamentari. Entrò in carcere a Parma nel 1954 e vi trascorse 409 giorni per il cumulo di pena con la condanna per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Alcide De Gasperi. Lo scrittore proibì alla famiglia di chiedere la grazia.