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 2014  ottobre 20 Lunedì calendario

Salvini: «Chi mi dà del fascista è solo invidioso. Non mi interessa avere la Padania libera con le fabbriche chiuse. Per questo, pur di fare la battaglia contro gli assassini di Bruxelles sono disposto a discutere con chiunque»

«Chi mi dà del fascista è solo invidioso. Non mi interessa avere la Padania libera senza le fabbriche». Matteo Salvini, segretario della Lega, parla della nuova strategia del Carroccio a destra. «Sul lavoro, dialogo con tutti. In piazza a Milano c’era gente perbene: è stata una nuova marcia dei 40 mila».Onorevole Salvini, dunque la nuova Lega verde-nera non è un’invenzione?«Mi pagano per ottenere risultati. Su alcuni fronti la Lega e Casa Pound hanno posizioni comuni, ma sulla questione lavoro io sto cercando di portare dal governatore Maroni in Lombardia la Fiom Cgil».Non mi sembra si possano mettere sullo stesso piano con chi ha posizioni xenofobe.«Dopo che i militanti pericolosi di Casa Pound hanno sfilato sabato a Milano per terra non c’era nemmeno una cartaccia. Mentre quei democratici dei centri sociali in corteo contro di noi hanno imbrattato muri e cercato lo scontro con la polizia ».Sta dicendo che dopo aver lottato per anni per il federalismo, la Lega lo manda in soffitta per allearsi con forze nazionaliste?«C’è una situazione di emergenza. C’è la disoccupazione, il problema dell’immigrazione. Non mi interessa avere la Padania libera se poi le fabbriche sono chiuse. Primum vivere. Per questo, pur di fare la battaglia contro gli assassini di Bruxelles sono disposto a discutere con chiunque».È un bel salto dalla Lega degli ultimi anni.«Su Radio Padania parla un filosofo come Diego Fusaro che non è certo di destra. Sulla Russia di Putin ho dialogato con Giulietto Chiesa che non è un leghista. Di cosa mi si accusa?».Di cavalcare la rabbia solo per prendere voti anche al Sud .«La Lega presenterà le sue proposte economiche a metà novembre. Una aliquota unica tra il 15 e il 20 per cento. Una dichiarazione dei redditi di una sola pagina come già accade in quaranta paesi. Ne parlerei anche con Renzi. Non con Angelino Alfano».Non può negare che nel Veneto le sue posizioni mettono in difficoltà il suo partito.«Per quanto mi riguarda, metterò anima e corpo perché il Veneto possa votare la sua autonomia. Ma c’è molta voglia di autonomia anche al Sud. Non sono tutti falsi invalidi o falsi forestali. C’è una grande voglia di cambiamento».Però le posizioni estreme di Borghezio, che in passato stavate per espellere, oggi contano di più.«Le nostre proposte non cavalcano la rabbia. Diciamo no ai clandestini, ma sabato sul palco a Milano hanno parlato anche persone che venivano dalla Nigeria e dal Marocco».Qual è la sua posizione sulla cittadinanza ai figli degli immigrati?«La Costituzione parla chiaro. Quando hanno la maggior età hanno il diritto di chiederla. Per me non c’è problema. Io sono contro i clandestini».Cosa risponde a chi le dà del fascista?«Sono invidiosi. Hanno paura perché sabato piazza Duomo era piena di persone perbene. La metà non erano mai scesi in piazza. Come la marcia dei 40 mila di Torino. Non capiscono che l’unico argine vero al razzismo siamo noi».Lo diceva anche Beppe Grillo«Solo che sabato i grillini marciavano contro di noi e con i centri sociali a favore dell’immigrazione ».Non pensa volendosi candidare a sindaco di Milano che tutto questo possa spaventare i moderati?«No, perché il mondo moderato non ne può più. Perché chiudono le aziende e i giovani sono senza lavoro. La dimostrazione è che una parte della Curia cui ha attaccato sull’immigrazione, ma un’altra no».A che Lega pensa per il futuro?«A una Lega che si allarga a nuove forze del centrodestra quando Forza Italia riuscirà a rigenerarsi. In Emilia l’alleanza l’abbiamo fatta, ma se si votasse domani alle Politiche andremmo da soli».