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 2014  ottobre 10 Venerdì calendario

In Swaziland il re paga le minorenni ancora vergini per non fare sesso e non diffondere il virus dell’Hiv

Soldi (200 rand sudafricani al mese, circa 15 euro) alle vergini minorenni per rimanere caste. Questa la decisione del re dello Swaziland, Mswati III, per contenere la diffusione dell’HIV nel Paese, il più colpito al mondo dall’epidemia con un quarto della popolazione infetta. «Il governo si farà carico del pagamento per consentire alle ragazze di acquistare beni di consumo e rifiutare l’offerta di denaro in cambio di sesso» ha spiegato Thabsile Dlamini, un’operatrice sanitaria di Manzini, il più importante centro economico del piccolo regno sudafricano.
La prostituzione è soltanto uno dei tanti problemi che affliggono lo Swaziland. Dopo l’indipendenza ottenuta dalla Gran Bretagna nel 1968, il Paese ha conosciuto una serie di tensioni politiche tra il governo costituzionalista di Sobhuza II e le forze assolutiste. Poi l’ascesa al trono di Mswati III, fiero sostenitore della monarchia assoluta, introdotta ufficialmente nel 2006 insieme alla soppressione di ogni formazione politica. Un contesto di repressione che certo non ha favorito la crescita dello Swaziland, la cui popolazione (1,2 milioni di persone) è per l’80% sotto la soglia di povertà e l’aspettativa media di vita è ferma a 48 anni.
Una nazione allo sbando, piegata dalla dilagante corruzione, da malnutrizione e dalle spese folli del suo pittoresco regnante. Proprio lo stesso che ha lanciato la proposta shock dell’obolo dei 15 euro alle giovani per astenersi dal sesso. Un annuncio che ha però riscosso l’assenso della Banca Mondiale, che garantirà il finanziamento del progetto.
L’iniziativa - fanno sapere le autorità – prevede un piano pilota per monitorare l’effettivo rispetto della clausola di verginità da parte delle giovani. Ma le prime a non essere convinte dell’ultima uscita di re Mswati III sono proprio le dirette interessate. «Una ragazza può raggiungere quella cifra con una sola prestazione sessuale, il Governo ci deve dare di più per convincerci» sostiene una teenager, mentre un’altra sottolinea come a quell’età ci sia bisogno di molte cose, «soprattutto di ricariche per il cellulare» e che quindi quella somma non è sufficiente.
C’è poi anche chi ha sollevato un dubbio a dir poco inquietante. Il fine ultimo di Mswati III, insaziabile reggente che conta oggi quattordici mogli e una fidanzata, sarebbe quello di assicurarsi una nutrita platea di vergini sane da cui attingere per la scelta delle sue future consorti. Il tutto, naturalmente, in ossequio alla tradizionale “Cerimonia delle Canne”, la sfilata in cui decine di migliaia di giovani danzatrici tra i 16 e i 24 anni provenienti da tutto lo Swaziland si sfidano per sedurre il loro monarca.