Roberto Raja, 10 luglio 1915
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Piccoli guadagni italiani, gli austriaci resistono
• Fronte italiano – Si combatte sempre su tutt’e tre i fronti: trentino, carnico e orientale. Attacchi e contrattacchi. «Nell’aspra zona dell’Isonzo molte volte linee nemiche formidabilmente protette dai reticolati, da trincee, da batterie, sono state conquistate alla baionetta grazie al valore delle nostre truppe e dei loro comandanti» (dal comunicato ufficiale odierno). Su tutto il fronte le truppe italiane hanno guadagnato terreno rispetto ai vecchi confini, ma gli austriaci resistono.
• «A metà luglio, quando l’esercito fu finalmente pronto, era già fallito il cosiddetto sbalzo iniziale, ossia il tentativo di raggiungere posizioni importanti oltre confine prima dell’afflusso delle forze austriache. L’insuccesso fu più bruciante sul basso Isonzo, dove i reparti di cavalleria e bersaglieri che sarebbero dovuti penetrare in profondità si mossero con prudente lentezza, pur avendo dinanzi a sé soltanto pattuglie di gendarmeria e truppe territoriali. Gli austriaci poterono ritirarsi senza difficoltà sul “confine militare”, ossia sulle posizioni migliori per la difensiva, su cui intendevano resistere a oltranza» [B].