Roberto Raja, 25 aprile 1915
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Sbarco alleato a Gallipoli, una carneficina
• Fronte di Gallipoli – Cinque settimane dopo l’attacco navale (18 marzo) le forze anglofrancesi hanno pianificato la battaglia terrestre per la conquista dello stretto dei Dardanelli. Contano in una rapida vittoria contro i turchi anche per uscire dall’impasse della guerra sul fronte occidentale. I primi a sbarcare, all’alba, su quella che in codice era stata definita la spiaggia Z, sono australiani e neozelandesi. La spiaggia Z è sulla costa occidentale della penisola di Gallipoli, più a nord degli altri cinque punti di sbarco previsti, tutti intorno a Capo Helles, all’estremità meridionale della penisola. Dopo un iniziale cedimento, i turchi, guidati dal comandante di una delle sei divisioni della penisola, Mustafa Kemal (il futuro Atatürk, padre della Turchia moderna), riescono a bloccare australiani e neozelandesi. La battaglia prosegue per tutta la giornata. Degli altri sbarchi, i più difficili risultano quelli sulle spiagge V e W, dove le mitragliatrici e l’artiglieria turca falciano i soldati alleati ancora prima che tocchino terra.
• «C’erano uomini senza gambe e senza braccia, dai crani spaccati fuoriuscivano le cervella e dai petti squarciati spuntavano i polmoni; molti avevano la faccia spappolata e sarebbero stati, io credo, irriconoscibili per i loro stessi amici...» (un infermiere della testa di ponte sulla spiaggia W).