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 2013  marzo 12 Martedì calendario

Il Fatto del Giorno sul conclave

Oggi comincia il Conclave e ieri il cardinale Christoph Schönborn ha detto: «Fate pregare anche i bambini, per il Conclave, la loro voce sarà particolarmente ascoltata da Dio». Frase che tra l’altro significa: tutte le previsioni, tutti i ragionamenti, tutti i pettegolezzi sul prossimo Papa si scontrano con il fatto che la maggior parte delle volte l’eletto non è risultato tra quelli che erano stati pronosticati alla vigilia. Il cardinale Siri, che elesse quattro pontefici, diceva in questo senso: «Il Papa lo fa il Conclave». I bookmaker, tuttavia, danno per favorito Angelo Scola. Ai porporati dovrebbe essere stato consegnato il rapporto dei tre cardinali incaricati da Ratzinger di indagare sugli scandali di Curia. Perché si sappiano regolare. In partenza si sapeva che questo documento – trecento pagine in tutto – sarebbe stato consegnato, in via riservatissima, solo al nuovo pontefice. Ieri i padri, nella loro ultima congregazione (la decima), hanno affrontato il problema dello Ior, cioè della banca vaticana, imputata di riciclaggio e affari poco puliti, al punto che non è ancora completamente ammessa nel novero della “white list” finanziaria.

In teoria potremmo avere la fumata bianca già stasera.
Tra le 19 e le 20. Padre Lombardi ha detto che sarà molto difficile. «È difficile che la prima votazione abbia esito. Nel 2005 la prima fumata – ore 20.05 – fu nera». Sembra improbabile che il Papa venga eletto già stasera perché i candidati più forti sono tre o quattro e ognuno di loro dispone di una trentina di voti al massimo. Per essere eletti ci vuole una maggioranza di due terzi, cioè 77 voti. Ratzinger, che su questo punto ha modificato la riforma introdotta da Wojtyla (maggioranza assoluta, cioè il 50%+1), voleva che il nuovo pontefice risultasse da una ritrovata unità della Chiesa.  

Come si svolge la faccenda?
Prima di tutto ci sarà il giuramento dei 90 tra ascensoristi, confessori, fioristi, medici, infermieri che prestano servizio a lato del Conclave. I padri saranno soli nella Cappella Sistina, ma ogni giorno, a lavori ultimati, dovranno mangiare, dormire, essere aiutati nelle loro cose, portati in macchina fino a San Pietro eccetera. Questo personale è tenuto alla segretezza assoluta esattamente come i cardinali: una sola parola e saranno scomunicati all’istante e senza bisogno di una procedura (latae sententiae). Come saprà, tutto il complesso in cui lavorano i porporati è stato immerso in una gabbia che annulla i bip delle eventuali cimici e impedisce qualunque comunicazione via cellulare o computer. Al giuramento del personale assisteranno il cardinale camerlengo e segretario di Stato Tarcisio Bertone e due protonotari apostolici. Davanti ai tre sfileranno l’arcivescovo segretario del collegio cardinalizio Lorenzo Baldisserri; il maestro delle celebrazioni pontificie, monsignor Guido Marini; il segretario del cardinale Re che durante il Conclave farà le veci dell’ultraottantenne decano Angelo Sodano. E poi, appunto, i religiosi e le religiose addetti alla sagrestia, i religiosi di varie lingue per le confessioni dei cardinali, i medici e gli infermieri, gli addetti agli ascensori, quelli alla mensa e alle pulizie, quelli che si occupano di fiori e del servizio tecnico, gli autisti che trasporteranno i cardinali nel tragitto tra Casa Santa Marta e il palazzo apostolico, il colonnello e un maggiore delle guardie svizzere, il direttore dei servizi di sicurezza e alcuni suoi collaboratori. Questa lista dà un’idea di che cos’è il Conclave più forse di una descrizione compiuta.  

Che cosa succede dopo il giuramento del personale?
C’è la messa “pro eligendo pontifice” in San Pietro, celebra il decano Angelo Sodano (che non entrerà in Conclave per l’età), concelebrano tutti gli altri. Due ore in tutto, compresa l’omelia. Seguirà pranzo, riposino e alle 16.30, in processione, i porporati si recheranno alla Sistina. Primo voto e fumata tra le 19 e le 20.  

Voteranno scrivendo un nome su una scheda di carta? Con la penna?
Sì, il telecomando con le opzioni “Placet”, “Abstineo”,“Confirmo”, “Deleo” sarà abbandonato. A tutti i porporati sarà data una scheda su cui sta scritto “Eligo in Summum Pontificem…” e sotto bisognerà scrivere un nome.  

Lei parla di autisti, avevo capito che durante il Conclave i cardinali stanno chiusi nella Sistina senza possibilità di uscire...
È vero che durante i lavori non possono allontanarsi per nessun motivo (tra le tante modifiche che sono state fatte alla Sistina ci sono anche i bagni chimici piazzati dentro la Cappella), ma finite le votazioni andranno a cenare e a dormire in Santa Marta. La sistemazione è molto più comoda di quella d’un tempo. Una volta il disagio a cui erano costretti quei poveri vecchi faceva da pungolo per una decisione veloce. Dopo un paio di giorni, in genere, non ne potevano più.