Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  febbraio 06 Mercoledì calendario

Biografia di Belotti Marco

Brescia 29 novembre 1988. Nuotatore. Ex primatista italiano dei 200 stile libero (1’46”37 il 5 marzo 2009 a Riccione, battuto da Emiliano Brembilla il 31 luglio 2009, 1’46”29)
• «Una vita passata a prenderle. Anzi (…) ”a farsele suonare”. Da bambino in palestra quando faceva kickboxing e poi in piscina, dove l’hanno buttato per superare la paura del mare. E poi dopo, quando ha cominciato a mettere il naso fuori dall’acqua, baciato dal talento, l’ha subito sbattuto contro quel muro terribile che nello sport si chiama quarto posto. Due su due (4x100 e 4x200). E alle Olimpiadi, dove quel muro è più grosso e fa più male che mai. Roba da ammazzare un toro, figuriamoci un ragazzino manco ventenne sottile sottile, che di muscoli non ne ha ancora mica tanti. E invece sette mesi dopo eccolo qui, nella vasca d’una Riccione matida d’umidità, a lasciare il segno nei tricolori- selezioni per i Mondiali di Roma: 1’46”37 nei 200 sl, battendo (suonando) due volte Rosolino. In acqua (…) negli almanachi (…) Dopo quasi nove anni Marco Belotti abbatte il record italiano (1’46”60) che aveva cancellato l’ex mondiale di Lamberti ed era valso a Rosolino il bronzo olimpico. E lo fa con una gara imperiosa, senza farsi intimorire dalla posta in palio e dalla concorrenza di nomi pesanti. A partire proprio da Rosolino, il primo a congratularsi con lui (’l’ennesimo segno che è un campione vero”), il primo che ringrazia pubblicamente, quasi scusandosi per averlo depredato. (…) Marco, un bergamasco nato a Brescia perché la mamma ginecologa lavorava lì, in piscina ci andava quasi per gioco. ”A me piace dormire e divertirmi, uscire con gli amici, andare in discoteca, non certo allenarmi. Sì, l’ammetto, ero uno scansafatiche”. Un po’ come il suo idolo Domenico Fioravanti, ”uno che se ottenessi un terzo di quello che ha vinto lui sarei felice”. (…) stava anche per smettere, ”perché continuavo a prenderle e i risultati non arrivavano” . Come aveva fatto da bambino col kickboxing, al quale s’era avvicinato per una doppia curiosità. ”A gestire la palestra era il campione del mondo e si chiamava come me, Belotti, anche se non eravamo parenti (…) Ho fatto due incontri e ne ho prese tante, così ho lasciato”. Ad evitare che facesse la stessa fine in piscina ci ha pensato il padre Giancarlo, il direttore della raccolta dei rifiuti a Bergamo che l’aveva portato in vasca a otto anni perché non voleva entrare in mare (’in piscina mi sono subito trovato bene, anche se le prendevo pure lì”). (…)» [Giorgio Pasini, ”Tuttosport” 6/3/2009]
 • Alle Olimpiadi di Londra 2012, «score finale nella sua specialità, la 4x200 stile libero per il quartetto azzurro di cui fanno parte anche Gianluca Maglia, Alex Di Giorgio e Riccardo Maestri, un desolante 11° posto che, sommato alle prestazioni sottotono di tutta la Nazionale, ha contribuito a bollare l'avventura olimpica del nuoto italiano come una Caporetto» [Donatella Tiraboschi, Corriere della Sera, 4/8/2012]. 
• Nel 2012, sul sito girlpower.it, si trovava, insieme a Luca Dotto, sul podio dei nuotatori olimpici più sexy.