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 1979  marzo 17 Sabato calendario

Bis-Tris di De Vlaeminck a Sanremo

• Il belga Roger De Vlaeminck vince la sua seconda Milano-Sanremo consecutiva, terzo successo nella classica d’apertura (il primo nel ’73) che gli vale il quarto posto nella graduatoria di tutti i tempi (alla pari di Fausto Coppi; meglio solo Gino Bartali, 4 successi; Costante Girardengo, 6; Eddy Merckx, 7). Due sole soddisfazioni negli ultimi 25 anni (Michele Dancelli nel ’70, Felice Gimondi nel ’74), alla partenza le speranze italiane sono ancora riposte negli ormai acerrimi rivali Francesco Moser (vicecampione del mondo, nel ’78 ha vinto Parigi-Roubaix e Giro di Lombardia) e Giuseppe Saronni e sul velocista Pierino Gavazzi, campione d’Italia in carica. In vetta al Turchino passa per primo Walter Polini, membro di un drappello di 11 uomini, il gruppo transita con un ritardo di quasi 9 minuti che a Varigotti (78 km all’arrivo) è sceso a 3’29”. Gruppo che si ricompatta prima del Berta, a Santo Stefano al Mare (17 chilometri all’arrivo) parte un quartetto con l’olandese Jan Raas (primo a Sanremo nel ’77, ha vinto le ultime due edizioni dell’Amstel Gold Race), i belgi Daniel Willems, Jean-Luc Vandenbroucke e Marc Renier, con quest’ultimo che si stacca sulle prime rampe del Poggio. A un chilometro dalla vetta il terzetto di testa è raggiunto da 12 uomini tra i quali De Vlaeminck, Moser, Saronni, gli olandesi Gerrie Knetemann (campione del mondo in carica) e Joop Zoetemelk (vincitore della recente Parigi-Nizza), il francese Bernard Hinault (primo nell’ultimo Tour de France) e il belga Michel Pollentier (primo al Giro d’Italia del ’77). Finita la discesa, Saronni tenta l’allungo, ma Raas e Moser chiudono il buco. All’ultimo chilometro parte in contropiede Mario Beccia, la cui azione svanisce però in vista del traguardo: ai 300 metri Moser lancia la volata (finirà quarto), De Vlaeminck (che non gli è più compagno di squadra) lo salta facile, Saronni si fa sorprendere e ancora una volta deve accontentarsi del secondo posto, terzo arriva il norvegese Knut Knudsen. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]