31 gennaio 1979
Andreotti si dimette
Avendo il Pci deciso di uscire dalla maggioranza di governo, il presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, sale al Quirinale e si dimette • «
Prima di ricevere dal parlamento lo scontato benservito, il presidente uscente aveva potuto elencare con puntigliosità giolittiana le cifre della sua opera economica: discesa del tasso di inflazione dal 18 al 12 per cento in un anno, settemila miliardi di attivo nella bilancia dei pagamenti 78, conseguente stabilità della lira, riserve valutarie per oltre undici miliardi di dollari escluso l’oro, sensibili segni di ripresa produttiva nell’ultimo trimestre dello stesso 78. Questo per i traguardi raggiunti. Fra le cose che potevano essere e che non erano state, infine, Andreottì offriva ai suoi giudici parlamentari il «piano triennale» i cui obiettivi principali sono noti: inflazione sotto il dieci per cento, 500/600 mila posti di lavoro in più, cambio stabile, tasso di crescita (nel 79) attorno al 4,5 per cento» (Massimo Riva, Corriere della Sera).