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 1915  marzo 28 Domenica calendario

Girardengo regala la Sanremo a Corlaita

• Ezio Corlaita, già primo degli italiani nel 1912 e nel 1913, vince un’edizione della Milano-Sanremo a cui, causa la guerra in corso, partecipano solo 41 concorrenti (compresi alcuni dilettanti ammessi in via eccezionale, tra questi il campione di categoria Gaetano Belloni). Prima della partenza (6.15) La Gazzetta dello Sport premia Luigi Ganna, Carlo Galetti, Clemente Canepari e Giovanni Rossignoli, al via in tutte le nove edizioni della corsa. Gruppo compatto fino al Turchino, Corlaita attacca per primo senza grandi risultati, in vetta passa al comando un terzetto della Bianchi composto da Belloni, Angelo Gremo e Luigi Lucotti, staccato di 20” Galetti, di 58” il campione d’Italia Costante Girardengo e Ugo Agostoni, vincitore dell’edizione 1914. In discesa Belloni cade ed è costretto al ritiro, Gremo fora e Lucotti resta solo in testa. In vista del promontorio di Arenzano, il battistrada è raggiunto da Corlaita, Galetti ed Agostoni, che si stacca sui Piani d’Invrea e a Savona abbandona la corsa. Sotto una pioggia insistente, il terzetto di testa guadagna fino a quattro minuti sul quartetto composto da Girardengo, Gremo, Giuseppe Azzini e Ottavio Pratesi, sul Capo Berta i primi due riducono il distacco a 3’. Nella discesa su Oneglia, Corlaita rompe la catena, poi, a 23 km dall’arrivo, la svolta decisiva: percorso che prevede una circonvallazione a mare più lunga ma anche più pianeggiante, Girardengo, spinto dalla foga di raggiungere Lucotti e Galetti, taglia per il centro nonostante i richiami di Gremo. A San Lorenzo del Mare, 12 chilometri dall’arrivo, il campione d’Italia resta solo al comando, a Sanremo taglia il traguardo con 3’ di vantaggio su Corlaita, anch’egli autore di un grande finale. Nonostante la certezza che Girardengo avrebbe vinto anche senza la “scorciatoia”, la Giuria è infine costretta ad accogliere il ricorso del secondo classificato, che si aggiudica così la corsa. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]