Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1915  aprile calendario

Il patto di Londra

Si dice che ormai il patto con gli inglesi sia stato firmato e che il negoziato con l’Austria sia stato interrotto. Dalle trattative londinesi i nostri diplomatici avrebbero strappato all’Intesa molte concessioni: il Trentino e il Tirolo cisalpino fino al Brennero (abitato da popolazione tedesca), ma anche Trieste, Gorizia, l’Istria, gran parte della Dalmazia, il protettorato sull’Albania e il possesso sulla città di Valona, quindi le isole del Dodecaneso, il bacino carbonifero di Adalia, in Asia Minore, e alcuni possedimenti coloniali nell’Africa tedesca. In cambio ci chiedono di entrare in guerra entro un mese. Le manifestazioni degli interventisti a Roma e Milano si fanno sempre più numerose e intense. Mussolini e Marinetti sono stati arrestati. Il governo approva la norma che esonera dall’eventuale partecipazione al conflitto chi lavora da almeno un mese in una fabbrica che produce materiale bellico. La guerra è a un passo da noi. Al largo di Santa Maria di Leuca, il sommergibile austriaco U5 silura l’incrociatore francese Léon Gambetta, con l’equipaggio che stava riposando. Si salvano solo 138 uomini su 725. Il comandante Deperierè si rifiuta di salire sulle scialuppe: rimane a bordo e si uccide con un colpo alla testa. I francesi attaccano nella regione della Woevre. Nella regione di Ypres i tedeschi attaccano con i gas asfissianti, vietati dalle convenzioni internazionali: le loro truppe vengono precedute da una nube di gas giallo-verdastro, fatta di cloro, che uccide 10 mila soldati, compresi molti fanti tedeschi colpiti dal gas di ritorno. I comandi alleati si dotano di maschere antigas per evitare simili sorprese. Sempre i tedeschi trasformano il Parlamento di Bruxelles in un dormitorio per le truppe. Un’altra umiliazione per i belgi. Prima rappresentazione al teatro Manzoni di Milano di La ragione degli altri di Pirandello.