15 maggio 1921
Ritorsioni postelettorali a Udine
• Nella notte, non appena conosciuti i risultati elettorali cittadini che danno vincenti socialisti e popolari, Gino Covre incendia con altri fascisti la tipografia San Paolino, attigua al palazzo arcivescovile, e la redazione del quotidiano «Il Friuli»; le forze dell’ordine arrestano alcuni incendiari e pongono sotto sequestro la sede del fascio. L’indomani convengono a Udine centinaia di camicie nere triestine e ferraresi: la città viene messa a ferro e fuoco; le violenze cessano con la scarcerazione degli attentatori e la restituzione della sede al fascio. I tipografi della provincia proclamano uno sciopero di protesta. [Franzinelli1]