24 giugno 1965
Lo sciopero dei dipendenti dell’Enel
Lo sciopero nazionale dei settantamila dipendenti Enel, che chiedono salari più alti, durerà due giorni: dalle 22 di mercoledì 30 giugno fino alla medesima ora di venerdì 2 luglio. Conseguenze: sospensione dell’energia per l’industria pesante, metalmeccanica e chimica; centri abitati che potranno rimanere al buio; intralci al traffico ferroviario, ecc. Il ministro per la Riforma burocratica Preti dice che «il salario orario dei lavoratori dell’Enel è esattamente il doppio di quello delle altre industrie». Il salario medio orario degli operai dell’Enel, esclusi gli assegni integrativi e familiari, le ferie, le festività e le gratifiche, è di 783,13 lire cioè più del doppio di quello delle industrie alimentari (349 lire) e dei tessili (303 lire) e quasi il doppio di quello delle industrie metalmeccaniche (399 lire) e delle industrie chimiche (403 lire). [Cds 25/6/1965]