aprile 1910
L’Inter vince facile
Si apre a Firenze il Congresso del PRI. Confermato l’appoggio al governo Luzzatti, che a fine mese presenta alla Camera il suo programma. Pubblicato, a Milano, il Manifesto tecnico della pittura futurista. «Il gesto non sarà più un momento fermato del dinamismo universale: sarà la sensazione dinamica eternata come tale. Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. (…) Così un cavallo in corsa non ha quattro gambe: ne ha venti e i loro movimenti sono triangolari. Il ritratto, per essere un’opera d’arte, non può né deve assomigliare al suo modello. Lo spazio non esiste più…». Vincendo lo spareggio con la Pro Vercelli, l’Internazionale di Milano diventa campione d’Italia. Alla vigilia ci sono state aspre polemiche perché la Pro Vercelli ha chiesto di poter rinviare la partita, visto che tre dei suoi giocatori sono impegnati in un torneo militare. L’Inter rifiuta. La Federazione, anche.Il presidente vercellese, Luigi Bozino, si indigna e manda in campo la quarta squadra, quella dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Finisce 10 a 3 per l’Inter.