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 2017  gennaio 19 Giovedì calendario

PER OGNI EURODEPUTATO 44 MILA EURO AL MESE


Ogni eurodeputato percepisce 6.300 euro al mese di stipendio netto (8.000 lordi, aliquota agevolata), più 4.300 di spese generali, più un’indennità di 300 euro per ogni giorno di presenza. Basta firmare, anche alle 7 di mattino o alle 10 di sera, per far scattare la giornata. Quindi molti arrivano il lunedì sera a Bruxelles o Strasburgo, e ripartono per casa al venerdì mattina. Tre giorni pieni posson bastare, se sembrano cinque. E si lavora solo tre settimane al mese. Quindi, totale diaria (300 euro per 15 giorni): 1.500 euro.
Poi ci sono i cosiddetti fondi “400”, che vengono girati ai gruppi parlamentari: 2.630 euro mensili. I viaggi da e per casa in classe business sono rimborsati integralmente. Oltre a questi, vengono erogati 350 euro al mese di rimborso per viaggi al di fuori dello Stato di elezione, per motivi diversi dalle riunioni ufficiali.
Così si arriva a un totale netto mensile di 18 mila euro. Ma gli eurodeputati hanno diritto anche a 21.200 euro per pagare portaborse. Al massimo tre a Bruxelles, e quanti ne vogliono nel proprio collegio. Un grillino è arrivato ad assumerne 11, creandosi benemerenze nel suo territorio.

INVITANO OSPITI PAGATI
Ogni deputato può infine invitare 110 visitatori l’anno, in gruppi da almeno 10. Agli ospiti sono rimborsati viaggi (9 cent a km, quindi dall’Italia da 180 a 360 euro), pasti (40 euro) e hotel (60 euro). In media, 540 euro a testa. Totale: 44.280 euro. Oltre mezzo milione all’anno. Ben 2,65 milioni in cinque anni, senza rischio di voti anticipati. Più i fringe benefit: limousine da e per l’aeroporto, palestra di 2.150 mq con piscina, sauna, solarium, corsi di yoga, body sculpt, kick boxing, zumba. L’Europarlamento ha un costo annuo di 1,75 miliardi. Diviso 751 deputati, fanno 2,3 milioni a testa.
Le pensioni sono generose: a 63 anni garantiscono 1.400 euro per ogni mandato, fino ai 5.650 dai vent’anni in poi. Infine, ci sono le indennità per i “trombati”: un mese di stipendio per ogni anno di servizio a chi non viene rieletto. Un’eurodeputata di An nel 2014 ha avuto 190 mila euro dopo 25 anni. Per «reinserirsi».