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 2017  gennaio 06 Venerdì calendario

IL NUOVO ORGANO DEL CORPO UMANO

Il nuovo organo del corpo umano

Ne dà conferma ufficiale una rivista del gruppo Lancet. Si trova ben nascosto nella cavità addominale...

Date il benvenuto al mesentere, da poco ufficialmente nuovo organo del corpo umano. Più che di una nuova aggiunta - è sempre stato al suo posto, nell’addome - si tratta di una riscoperta.
Questa doppia ripiegatura del peritoneo (una membrana protettiva degli organi dell’apparato digerente) che congiunge l’intestino tenue alla parete posteriore dell’addome, mantenendo il tutto serrato e compatto, non era mai stata considerata un organo vero e proprio, quanto piuttosto un insieme frammentato e complesso di strutture.
Bassa considerazione. Ora un articolo pubblicato su The Lancet Gastroenterology & Hepatology certifica che si tratta di un organo vero e proprio, continuo e coerente, anche se la sua funzione è ancora tutta da chiarire. Una delle prime descrizioni del mesentere fu compiuta da Leonardo da Vinci; in seguito, per molti secoli, questa struttura è stata considerata una superflua, e non unitaria appendice.
Riabilitato. A partire dal 2012 J. Calvin Coffey, ricercatore dell’University Hospital Limerick, in Irlanda, ha esaminato al microscopio la superficie del mesentere, riconoscendolo come organo unico e portando alla sua ufficiale riclassificazione.
Anch’esso, come ogni organo che si rispetti, si può ammalare: conoscerne l’esistenza aiuterà a capire quali patologie possano interessarlo, con importanti ricadute sull’intero studio della salute addominale.

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Alla voce “mesentere”, o “mesenterio”, il dizionario Treccani spiega che si tratta di “ciascuna delle ampie ripiegature del peritoneo che congiungono l’intestino e gli altri organi interni alle pareti della cavità addominale”. In sostanza fino a oggi gli studiosi ritenevano che il mesentere fosse un tessuto frammentato con il compito di mantenere nella giusta posizione l’intestino. Ora il Treccani dovrà aggiornarsi: lo studio “Il mesentere: struttura, funzione e ruolo nella malattia” pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet Gastroenterology & Hepatology, infatti, lo eleva al rango di organo. La sua funzione specifica nel sistema digestivo è ancora sconosciuta, ma le nuove ricerche su queste basi nettamente diverse potrebbero portare a importanti scoperte a proposito del suo impatto sulle malattie addominali.

“Nello studio diciamo chiaramente che nel corpo abbiamo un organo non ritenuto tale fino a oggi, e questo ci permetterà di classificare meglio le malattie addominali”, afferma J Calvin Coffey, professore di Chirurgia del University Hospital Limerick (in Irlanda) che ha guidato il team di ricerca.


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Il chirurgo irlandese Calvin Coffey, dell’Università di Limerick, ha pubblicato sulla sezione di gastroenterologia ed epatologia dell’autorevole rivista scientifica britannica The Lancet uno studio in cui propone di riclassificare come organo il mesentere, una membrana che collega l’intestino alla cavità addominale, tenendoli insieme. Il mesentere è conosciuto da secoli – lo disegnò perfino Leonardo da Vinci – ma finora si pensava consistesse in una serie di membrane scollegate tra loro, sparse nell’intestino. Il nuovo studio suggerisce invece che sia un’unica struttura, e che vada quindi classificata come organo. Non è vero, come hanno fatto intendere molti articoli sui siti italiani e stranieri, che “è stato scoperto un nuovo organo”, e che “era sempre stato sotto i nostri occhi ma non ce ne eravamo accorti”: ce ne eravamo accorti eccome, ma lo chiamavamo in un modo diverso. Lo studio di Coffey è stato pubblicato lo scorso novembre, ma è stato scoperto dai siti internazionali di news solo negli ultimi giorni.

Un organo è un’unità anatomica composta da tessuti diversi associati per svolgere una o più funzioni precise, utili all’intero organismo. Il mesentere, che è una ripiegatura del peritoneo (la membrana che ricopre l’interno dell’addome) ricca di vasi sanguigni, che parte dal pancreas e arriva fino al colon, è secondo Coffey un organo proprio perché è una struttura indipendente con delle sue funzioni, che devono ancora essere scoperte. Lo studio dice anche che non è ancora chiaro se vada inserito nell’apparato digerente, in quello circolatorio, in quello endocrino o in un altro ancora. Secondo i ricercatori dell’Università di Limerick, comunque, è più di un semplice connettore, e potrebbe servire a regolare lo spostamento di globuli bianchi nell’intestino. Le prime scoperte di Coffey sull’unità strutturale del mesentere risalgono al 2012.

Coffey ha spiegato: «Finora non c’era un campo come la scienza mesenterica. Ora abbiamo stabilito l’anatomia e la struttura del mesentere. Il prossimo passo è la sua funzione. Se capisci come funziona puoi capire quando non funziona, e quindi le malattie». Secondo Coffey, uno studio approfondito del mesentere potrebbe aiutare nella ricerca sul cancro al colon-retto, sulle cure alle malattie infiammatorie croniche intestinali, sul diabete e sull’obesità.

La scoperta di Coffey è quindi una specie di primo passo per la definitiva classificazione del mesentere come organo, ma è già a buon punto: l’Anatomia del Gray, tra i più autorevoli manuali di anatomia al mondo, identifica già il mesentere come organo. Contando il mesentere, il corpo umano avrebbe 79 organi classificati. Lo stesso Coffey ha detto però di non sapere come si possa arrivare alla “ufficializzazione” della scoperta: «È una bella domanda. In realtà non so a chi spetta la decisione finale», ha detto a Discover Magazine.