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 2017  gennaio 06 Venerdì calendario

RAOUL CASADEI SI RASSEGNA «NON POSSIAMO REGGERE SOLO CON VECCHI E BADANTI». IL RE DEL LISCIO: «È UN MUTAMENTO SOCIALE»



Raoul Casadei il prossimo agosto compirà ottant’anni e in vita sua ha assistito alla parabola di un genere di cui è stato gran maestro, ecco perché oggi la prende con filosofia: «La balera è bella ma la balera muore, viva la balera!».
Ma perché le balere stanno chiudendo?
«Bisogna tornare un po’ indietro, il massimo è stato dagli anni 70 agli 80, quando la balera esplodeva e io ne ero il re: ci si incontravano giovani e vecchi, ricchi e poveri, era un luogo che accomunava le diverse generazioni, si ritrovavano a ballare nello stesso posto genitori e figli, poi c’è stata l’evoluzione».
Evoluzione? Che cosa intende?
«Beh, sono arrivati i pub, i telefonini, il viagra, e il divertimento si è diviso, si è micronizzato, si è creato un mosaico di situazioni di divertimento. È stato un mutamento sociale complessivo per cui i vecchietti, per esempio, andavano nelle balere e ci incontravano le badanti e il pubblico si è diviso in gruppi, per cui Ligabue ha la sua colonia, Renato Zero ha la sua e così via, tutti piccoli mondi a sé stanti, mentre prima era un “tutti insieme appassionatamente”. Ma le balere non possono reggere solo a suon di anzianotti e badanti».
E qual era invece lo spirito della «sua» balera? La Ca’ del Liscio attirava migliaia di persone, che cosa ci trovavano di speciale?
«Io la balera l’ho un po’ creata e posso dire che si era inventato un discorso per cui quella era la grande ricreazione del popolo, oggi invece la gente magari insegue gli chef nei ristoranti o altri generi di intrattenimento, che nel frattempo sono aumentati e hanno portato alla micronizzazione di cui dicevo prima, una divisione del pubblico in tante tribù diverse, l’esatto contrario di quel che si viveva in balera».
Dunque siamo alla fine? È il de profundis per un luogo che nel mondo parcellizzato di oggi non ha più spazio né ragione d’esistere?
«Quello che è successo nel passato col gran successo di liscio e balere è stato un momento bellissimo, ma può succedere di nuovo».
Franco Giubilei, La Stampa 6/1/2017