Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Sono nati da una convinzione che suona come un’utopia: nell’età d’oro della Silicon Valley, il traffico del telefonino non dovrebbe avere costi. Telefonare – grazie al wireless diffuso – potrebbe diventare un servizio gratuito oppure offerto a un prezzo irrisorio. La compagnia FreedomPop è nata a Los Angeles e ha iniziato a smuovere un po’ di coscienze: «La missione è fornire servizi di telefonia mobile gratuita e veloce a tutti gli americani». I fondatori si ispirano a quel che ha fatto Skype per le chiamate, a Dropbox per i data, e a Spotify per la musica. Con un passo in più: FreedomPop è un servizio di «welfare digitale». A chi gioverebbe sennò l’avanzata forsennata dell’innovazione? La società californiana si sta appoggiando ai ripetitori della compagnia telefonica Sprint, e ha messo sul mercato un’offerta: meno di 5 dollari al mese per traffico telefonico, messaggi di testo, e un minimo di data per navigare in internet (un contratto con una media compagnia americana costa tra 80 e 120 dollari al mese). Il servizio ha dei punti fragili: la ricezione dei cellulari è debole nelle zone dove la Rete è in ombra. Ma la start-up – che annovera tra i suoi investitori il fondatore di Skype, Niklas Zennström – sta lavorando alle migliorie. Dice il fondatore Stephen Stokols che la compagnia considera il traffico voce e i messaggi «un genere di prima necessità» e per questo deve essere il più possibile accessibile e gratuito. «Per il nostro guadagno offriamo servizi collaterali, ma sul traffico e messaggi si viaggia gratis».

VIVIANA DEVOTO